Agevolazioni alle ditte in cambio di soldi e assunzioni, ecco chi sono gli otto arrestati

Agevolazioni alle ditte in cambio di soldi e assunzioni, ecco chi sono gli otto arrestati
Dalle prime ore di questa mattina i militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Frosinone stanno dando esecuzione ai seguenti provvedimenti emessi dal GIP del Tribunale di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dalle prime ore di questa mattina i militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Frosinone stanno dando esecuzione ai seguenti provvedimenti emessi dal GIP del Tribunale di Frosinone: 2 ordinanze di custodia cautelare in carcere emessa a carico del rappresentante della Tac Ecologica, Alfredo Coratti di Veroli, e di di Luciano Giovanni Bellardini un tecnico comunale di Sgurgola e rappresentante di fatto di societa' di servizi operante nel campo ambiental, la Biemme di Anagni. 


Altre 6 persone sono finite agli arresti domiciliari: Lucio Giusepppe Formaggi, assessore comunale di Sgurgola; Paola Murgia di Sgurgola, rappresentante di fatto della società Biemme di Anagni; Mattia Bellardini di Sgurgola, amministratore unico della stessa società; Alessandro Recine di Ceccano, in qualità di addetto alle attività amministrative della stessa società; Domenico Spaziani, dipendente della Asl di Frosinone e Vincenzo Rocchi, dipendente della Città Metropolitana di Roma.

I comuni coinvolti sono Sgurgola, Sora, Anagni e Trevi nel Lazio. I

L' ipotesi accusatoria è relativa a vari episodi corruttivi, accertati negli anni 2017 e 2018, dove dipendenti e amministratori pubblici agevolavano le ditte nell'assegnazione dei lavori ricevendo come contropartita somme di denaro (dell' ordine di qualche migliaio di euro), assunzioni di persone da loro segnalate o fornitura di beni e servizii

I soggetti pubblici omettevano i dovuti controlli sulla regolarità delle gare e sulle esecuzioni dei lavori favorendo in modo esplicito le ditte indagate.

In tutto, insieme gli 8 colpiti da misure cautelari, sono 17 gli indagati. I reati contestati vario titolo sono: corruzione, abuso d'ufficio, turbata libertà degli incanti, truffa e traffico di influenze illecite.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero