Quirinale: Transatlantico, gazebo e tv: gli ultimi lavori a Montecitorio in vista del voto

Lavori in corso alla Camera dove, da lunedì prossimo, verranno aperte le porte ai 1009 grandi elettori chiamati a eleggere il tredicesimo presidente della Repubblica. I...

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Lavori in corso alla Camera dove, da lunedì prossimo, verranno aperte le porte ai 1009 grandi elettori chiamati a eleggere il tredicesimo presidente della Repubblica. I ritocchi a cui è stato sottoposto il palazzo in questi giorni, dettati anche dal rispetto dei vincoli imposti dalle regole sanitarie anti Covid, saranno subito evidenti per chi entrerà dall'ingresso principale su piazza Montecitorio: nel cortile interno, dove nel 2015 vennero allestite le postazioni per tv e radio, è stata montata un'ampia struttura coperta, completamente trasparente, illuminata e riscaldata, che farà da appendice al Transatlantico, che verrà riaperto anche ai giornalisti. Subito dopo le feste di Fine Anno, con il riacutizzarsi dei contagi dovuti alla variante Omicron, per garantire le regole di sicurezza sanitaria, il Transatlantico era tornato a essere un'estensione dell'aula con circa 200 postazioni per i deputati. Oggi sono cominciate le operazioni di smontaggio.

Le squadre dei tecnici stanno rimuovendo tavoli, poltroncine, computer, schermi e le centinaia di metri di cavi e gli altri dispositivi che hanno reso possibile il lavoro dei deputati in queste due settimane, per lasciare lo spazio libero a senatori, deputati e delegati regionali. Una volta liberato, il Transatlantico oltre a essere accessibile, servirà a agevolare l'ingresso e il deflusso dall'Aula. Con il ripristino della piena funzionalità del Transatlantico sarà riaperta anche la buvette. Ma la vera curiosità di queste ore è legata al nodo del voto dei grandi elettori positivi al Sars 19, oggetto della riunione dei capigruppo che si è tenuta questa mattina.

Se, come chiesto, il governo farà una leggina che gli consentirà l'arrivo a Roma, i parlamentari e i delegati regionali positivi al Covid, voteranno all'aperto nel parcheggio della Camera in via della Missione, dove sarà allestita un'apposita struttura che permetta la «sicurezza, la segretezza e la contestualità del voto». Nell'area voto esterna, individuata nel parcheggio, ci sarebbero due segretari d'aula e vari funzionari della Camera, per assicurare il rispetto delle norme regolamentari. Non è invece stato definito se i grandi elettori contagiati voteranno rimanendo in macchina, con una modalità analoga ai drive in per i tamponi anti Covid. La Camera si limiterà alla logistica e a rendere possibile l'espressione del voto, sul domicilio saranno i singoli deputati, senatori e grandi elettori positivi 'fuori sedè a doversi organizzare. A differenza della precedente 'edizionè che portò Sergio Mattarella al Quirinale, non è stata invece allestita la sala stampa all'aperto nel cortile interno. Questa volta la Camera ha deciso di cambiare format. Le testate, che hanno chiesto l'accredito, sono state sistemate in sei postazioni al quarto piano del palazzo, nell'aula e nel corridoio antistante la commissione Bilancio, in modo che le interviste, le dirette e tutta l'informazione riguardante l'elezione, si potrà svolgere al chiuso.

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Il Messaggero