Vendite diffuse in Europa, con Fed e tensioni Ucraina

Vendite diffuse in Europa, con Fed e tensioni Ucraina
(Teleborsa) - Giornata negativa per Piazza Affari, che chiude le contrattazioni in ribasso, assieme agli altri Eurolistini. Intanto il mercato americano mostra scambi in forte...

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(Teleborsa) - Giornata negativa per Piazza Affari, che chiude le contrattazioni in ribasso, assieme agli altri Eurolistini. Intanto il mercato americano mostra scambi in forte ribasso, con gli investitori che guardano prevalentemente alla Federal Reserve, mentre sullo sfondo restano i timori per il rischio geopolitico, con le crescenti tensioni tra Russia e Ucraina.


Sul mercato valutario, l'Euro / Dollaro USA continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,25%. Nessuna variazione significativa per l'oro, che scambia sui valori della vigilia a 1.833,4 dollari l'oncia. Prevalgono le vendite sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 82,9 dollari per barile, in forte calo del 2,63%.

Avanza di poco lo spread, che si porta a +141 punti base, evidenziando un aumento di 3 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari all'1,27%.

Tra i listini europei vendite a piene mani su Francoforte, che soffre un decremento del 3,80%, pessima performance per Londra, che registra un ribasso del 2,63%, e sessione nera per Parigi, che lascia sul tappeto una perdita del 3,97%. Sessione da dimenticare per la Borsa italiana, con il FTSE MIB che lascia sul terreno il 4,02%; sulla stessa linea, giornata da dimenticare per il FTSE Italia All-Share, che si ferma a 29.496 punti, ritracciando dell'1,85%.
Il controvalore degli scambi nella seduta odierna a Piazza Affari è stato pari a 3,2 miliardi di euro, con un incremento di ben 515 milioni di euro, pari al 19,19%, rispetto ai precedenti 2,68 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,75 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,68 miliardi.

Affondano o perdono terreno tutte le Blue Chip di Milano.

I più forti ribassi si sono verificati su Stellantis, che ha archiviato la seduta a -7,39%.

In caduta libera Iveco Group, che affonda del 7,12%.

Calo deciso per CNH Industrial, che segna un -6,58%.

Pesante Exor, che segna una discesa di ben -6,39 punti percentuali.

Ribasso scomposto per tutti i titoli a media capitalizzazione italiani.

Le peggiori performance si sono registrate su Sanlorenzo, che ha chiuso a -7,17%.

Seduta drammatica per Alerion Clean Power, che crolla del 6,98%.

Sensibili perdite per Salcef Group, in calo del 6,80%.


In apnea El.En, che arretra del 6,38%. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero