Sul mercato valutario, l'Euro / Dollaro USA continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,25%. Nessuna variazione significativa per l'oro, che scambia sui valori della vigilia a 1.833,4 dollari l'oncia. Prevalgono le vendite sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 82,9 dollari per barile, in forte calo del 2,63%.
Avanza di poco lo spread, che si porta a +141 punti base, evidenziando un aumento di 3 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari all'1,27%.
Tra i listini europei vendite a piene mani su Francoforte, che soffre un decremento del 3,80%, pessima performance per Londra, che registra un ribasso del 2,63%, e sessione nera per Parigi, che lascia sul tappeto una perdita del 3,97%. Sessione da dimenticare per la Borsa italiana, con il FTSE MIB che lascia sul terreno il 4,02%; sulla stessa linea, giornata da dimenticare per il FTSE Italia All-Share, che si ferma a 29.496 punti, ritracciando dell'1,85%.
Il controvalore degli scambi nella seduta odierna a Piazza Affari è stato pari a 3,2 miliardi di euro, con un incremento di ben 515 milioni di euro, pari al 19,19%, rispetto ai precedenti 2,68 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,75 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,68 miliardi.
Affondano o perdono terreno tutte le Blue Chip di Milano.
I più forti ribassi si sono verificati su Stellantis, che ha archiviato la seduta a -7,39%.
In caduta libera Iveco Group, che affonda del 7,12%.
Calo deciso per CNH Industrial, che segna un -6,58%.
Pesante Exor, che segna una discesa di ben -6,39 punti percentuali.
Ribasso scomposto per tutti i titoli a media capitalizzazione italiani.
Le peggiori performance si sono registrate su Sanlorenzo, che ha chiuso a -7,17%.
Seduta drammatica per Alerion Clean Power, che crolla del 6,98%.
Sensibili perdite per Salcef Group, in calo del 6,80%.
In apnea El.En, che arretra del 6,38%.
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