Vaccino, UE firma nuovo contratto con CureVac

Vaccino, UE firma nuovo contratto con CureVac
(Teleborsa) - La Commissione Europea ha firmato formalmente con la società CureVac un nuovo contratto, già approvato da Bruxelles nei giorni scorsi, per la fornitura di un...

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(Teleborsa) - La Commissione Europea ha firmato formalmente con la società CureVac un nuovo contratto, già approvato da Bruxelles nei giorni scorsi, per la fornitura di un vaccino anti-Covid. Lo ha reso noto la Presidente Ursula von der Leyen con un tweet.


E' il quinto contratto firmato dall'Ue con altrettante case farmaceutiche. Sale così a circa due miliardi il numero complessivo di dosi di vaccini di cui Bruxelles si è finora assicurata la fornitura.

"Gli europei potranno disporne, una volta che sia stata provata la loro sicurezza ed efficacia, speriamo prima della fine dell'anno".

Intanto, nella giornata di ieri Moderna ha comunicato che i dati per la richiesta di autorizzazione di emergenza per l'utilizzo del suo vaccino mRNA-1273 sono stati presentati alla Food and drug administration statunitense". In mattinata, la società aveva annunciato "l'analisi di efficacia primaria nello studio Cove di fase 3 per mRNA-1273, il nostro candidato vaccino Covid-19".

Si prova, dunque, a chiudere uno dei capitoli più tristi della storia dell'Europa e del mondo, ma la strada è ancora in salita. "Quello che stiamo vivendo a causa della pandemia "è un cambiamento epocale che la mente umana fa fatica a comprendere per cui tutti vogliono tornare alla normalità e sappiamo che questo non sarà possibile per molti mesi e probabilmente per molti anni. Ma si fa fatica a dirlo, noi scienziati ce lo possiamo permettere i politici no. Vogliono consenso e rassicurare i cittadini". Così Walter Ricciardi, professore Ordinario di Igiene e Medicina Preventiva dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e Consigliere del Ministro della Salute, durante il suo intervento ieri all'evento digitale di Novartis "Ripartire dalla salute per costruire insieme la società sostenibile di domani". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero