Vaccini, Stati Uniti ed Europa alle prese con i ritardi delle case farmaceutiche

Vaccini, Stati Uniti ed Europa alle prese con i ritardi delle case farmaceutiche
(Teleborsa) - "Le cose andranno peggio prima di migliorare". Con queste parole il nuovo presidente Joe Biden ha descritto l'attuale situazione vaccini negli Stati Uniti alle prese...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
(Teleborsa) - "Le cose andranno peggio prima di migliorare". Con queste parole il nuovo presidente Joe Biden ha descritto l'attuale situazione vaccini negli Stati Uniti alle prese con i ritardi nelle consegne delle case farmaceutiche nel giorno in cui ha annunciato la decisione di aumentare le dosi acquistate dal Paese – sono state ordinate 200 milioni di dosi in più da Pfizer e Moderna, il totale arriva così a 600 milioni – e di voler accelerare la campagna di vaccinazione.


L'obiettivo di Biden è infatti quello di vaccinare l'intera popolazione adulta degli Stati Uniti entro la fine dell'estate, massimo inizio autunno. Per farlo ha bisogno del supporto degli stati che hanno lamentato però l'assenza di un piano dettagliato sulle consegne: ai governatori è stato promesso un piano con un arco temporale di tre settimane in modo da facilitare l'organizzazione ed evitare che siano accumulate scorte per garantire la seconda dose.

Alle prese con i ritardi nelle consegne c'è anche l'Unione europea che negli ultimi giorni è stata protagonista di un duro confronto con AstraZeneca. L'Ue è infatti preoccupata dall'annuncio della casa farmaceutica di non poter rispettare i piani di distribuzione concordati negli scorsi mesi: il taglio riguarderà il 60% delle consegne del primo trimestre 2021 in tutti i paesi europei – in Italia è previsto l'arrivo di 3,4 milioni di dosi e non più degli oltre 16 milioni preventivati – e i Commissari europei hanno evidenziato una certa insoddisfazione per le motivazioni addotte da AstraZeneca che ormai a giorni dovrebbe ricevere il via libera per la commercializzazione del vaccino dall'EMA, l'Agenzia europea del Farmaco.


"Le discussioni con AstraZeneca oggi hanno provocato insoddisfazione per la mancanza di chiarezza e le spiegazioni insufficienti. Gli Stati membri dell'UE sono uniti: gli sviluppatori di vaccini hanno responsabilità sociali e contrattuali che devono sostenere", ha twittato la Commissaria per la Salute Stella Kyriakides subito dopo un incontro con i dirigenti dell'azienda lunedì. Un nuovo incontro è stato annunciato per la giornata di oggi dove ci si aspetta che AstraZeneca consegni ai rappresentanti europei un piano dettagliato di distribuzione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero