Vaccini, nel Lazio terza dose ai trapiantati dalla prossima settimana

Vaccini, nel Lazio terza dose ai trapiantati dalla prossima settimana
(Teleborsa) - Dopo l'Emilia Romagna anche il Lazio ha annunciato il via dei richiami per il vaccino anti Covid. Lo ha annunciato direttamente il presidente della Regione Lazio,...

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(Teleborsa) - Dopo l'Emilia Romagna anche il Lazio ha annunciato il via dei richiami per il vaccino anti Covid. Lo ha annunciato direttamente il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, attraverso un tweet. "Il Lazio parte con la terza dose di vaccino. Dalla prossima settimana iniziamo con chi ha ricevuto un trapianto e che saranno contattati dal sistema sanitario regionale. Continuiamo a mettere in sicurezza la vita e il futuro".


Il ministro Roberto Speranza nella giornata di venerdì aveva spiegato che nei primi giorni di questa settimana sarebbe stata pubblicata la circolare "con le specifiche delle persone con fragilità immunitaria da cui partiremo con la somministrazione della terza dose". "Si tratta – ha dichiarato il ministro – di pazienti oncoglogici, trapiantati: immagino si possa partire già nell'ultima decade di settembre". Le persone interessate dalla misure dovrebbero essere complessivamente circa 2,3 milioni. La Rete Nazionale Trapianti del Ministero della Salute indica infatti che nel 2020 le persone seguite in Italia dopo un trapianto sono oltre 45mila mentre il sito Epicentro dell'Istituto Superiore di Sanità indica che i pazienti oncologici in Italia sono oltre 2 milioni e 250mila.


Qualche indicazione in più sulla circolare sono arrivate dal Direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza: "La circolare sarà generica, ma seguiranno note tecniche e dettagli per la migliore definizione delle categorie di immunocompromessi". Speranza aveva parlato anche della somministrazione della terza dose altri segmenti "di maggiore fragilità" – ospiti delle Rsa, over 80 e quindi il personale sanitario – mentre non è ancora certo che la terza dose sarà necessaria per tutta la popolazione. "La certezza adesso – ha spiegato il ministro – c'è su queste categorie, poi si scenderà ancora sul piano anagrafico. Dopodiché ci confronteremo e vedremo se l'evidenza scientifica renderà indispensabile una terza dose anche per gli altri. Io penso che sia probabile, ma non abbiamo certezze assolute, le verificheremo". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero