UNRAE: bene rifinanziamenti incentivi, male allocazione fondi tra fasce

UNRAE: bene rifinanziamenti incentivi, male allocazione fondi tra fasce
(Teleborsa) - Il Dl agosto prevede un "significativo cambiamento" degli incentivi per l'acquisto di veicoli a basse emissioni, appena entrati in vigore, nonchè ulteriori misure...

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(Teleborsa) - Il Dl agosto prevede un "significativo cambiamento" degli incentivi per l'acquisto di veicoli a basse emissioni, appena entrati in vigore, nonchè ulteriori misure per il settore automotive. L'Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) considera "molto positivo" il rifinanziamento dei fondi per il 2020, nonchè l'aumento degli importi unitari dei contributi per la neo introdotta fascia 61-90 g/km di emissioni di CO2, anche se "stupisce un tale cambiamento solo pochi giorni dopo l'approvazione della relativa legge e oggetto del rifinanziamento, per altro la proposta reiteratamente e originariamente formulata da Unrae faceva riferimento al valore di 95 g/km, target europeo per le emissioni medie".


Tuttavia, l'introduzione di un plafond per ogni singola fascia incentivata "non rispetta minimamente la reale capacita' di assorbimento del mercato - dice - il centro studi e statistiche Unrae stima che a fine anno avanzeranno svariate decine di milioni sulla porzione da 0 a 60 g/km, mentre potrebbero mancarne anche di piu' in quella da 61 a 110, di fatto rischiando di impedire l'effettivo rilancio del mercato, le potenzialita' reali di ricambio efficace di parco circolante in rapporto alle risorse stanziate e l'extra gettito fiscale che ne dovrebbe conseguire. Auspichiamo pertanto una modifica in sede di conversione, prevedendo un travaso automatico dei fondi all'atto dell'esaurimento di uno dei plafond, per garantire la massima operatività della norma a beneficio dei consumatori, dell'ambiente e della libera concorrenza".


Nel metodo "dispiace il fatto che un impianto del genere, con modifiche così ravvicinate, potrà creare disguidi ai consumatori, sviati nelle proprie scelte, e agli operatori, impossibilitati a pianificare le attività produttive e commerciali, tutto ciò amplificato dall'esaurimento degli incentivi in vigore, determinato dal ritardo dell'approvazione del nuovo decreto - aggiunge - bene senz'altro l'introduzione di agevolazioni per l'installazione delle colonnine elettriche private, anche se occorreranno investimenti molto più ingenti per lanciare la mobilità a zero emissioni". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero