Unicredit: portavoce CdA, board non accetterà operazioni che danneggiano banca

Unicredit: portavoce CdA, board non accetterà operazioni che danneggiano banca
(Teleborsa) - Si muove al ribasso anche oggi il titolo Unicredit, che mostra una flessione dell'1,06%, dopo lo scivolone della vigilia innescato dalla notizia dell'uscita del CEO...

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(Teleborsa) - Si muove al ribasso anche oggi il titolo Unicredit, che mostra una flessione dell'1,06%, dopo lo scivolone della vigilia innescato dalla notizia dell'uscita del CEO Jean Pierre Mustier dal prossimo anno. L'ufficialità dell'addio dell'Amministratore Delegato ha alimentato i timori tra gli investitori che temono una fusione a condizioni svantaggiose con MPS (-0,66%).


Secondo il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, il giudizio migliore sull'addio di Jean Pierre Mustier alla guida di Unicredit è stato espresso dalla Borsa, che ha penalizzato duramente il titolo della banca anche per la scarsa trasparenza sull'ipotesi di acquisizione di MPS. "E' un'operazione che non piace a nessuno - ha spiegato il leader degli industriali ai microfoni di 'Zapping' su Radio1 - perché il mercato la vede come un arretramento della politica di espansione sui mercati europei che aveva intrapreso Unicredit. E vede all'orizzonte una focalizzazione dell'operatività sul mercato italiano, che al momento è un mercato molto depresso". Al mercato - ha aggiunto Bonomi - "non piace non sapere, non avere chiarezza e trasparenza. Qualora ci fosse un'operazione Unicredit-MPS il mercato vorrebbe capire quale è il piano industriale, cosa succede ai debiti in carico al Montepaschi. Quando le cose non sono chiare e trasparenti, il mercato non gradisce".

Intanto un portavoce del CdA di Piazza Gae Aulenti ha assicurato che il board di Unicredit "non accetterà mai alcuna operazione che possa danneggiare gli interessi del gruppo e in particolare la sua posizione patrimoniale", sottolineando che il gruppo "manterrà la sua attuale posizione sulla crescita e sul rafforzamento della base clienti, sulla continua trasformazione del modello di servizio e massimizzazione della produttività, sulla gestione disciplinata del rischio e sulla rigorosa gestione del proprio capitale". Grazie alla "forza della propria posizione finanziaria, il gruppo continuerà a sostenere l'economia e a distribuire il capitale agli azionisti". Come indicato nelle linee guida, Unicredit "conferma il ripristino della politica di distribuzione del capitale, soggetto ai via libera dei regolatori, a partire dall'anno solare 2021".

L'analisi settimanale del titolo rispetto al FTSE MIB mostra un cedimento rispetto all'indice in termini di forza relativa dell'istituto di credito, che fa peggio del mercato di riferimento.


Lo scenario di medio periodo è sempre connotato positivamente, mentre la struttura di breve periodo mostra qualche cedimento, letto dai relativi indicatori, per l'opposizione della resistenza stimata a quota 7,957 Euro. Funzionale il controllo della situazione di breve offerta dai supporti a 7,808. E' concreta la possibilità di una continuazione della fase correttiva verso quota 7,749. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero