(Teleborsa) - Nell'ultimo mese sono nove le società energetiche del Regno Unito che sono uscite dal mercato a causa dei prezzi alle stelle del gas naturale, portando a oltre 1,7...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il North Sea Link - progetto da 1,6 miliardi di euro di National Grid - attraversa il Mare del Nord e porterà da oggi 1.400 megawatt di energia elettrica, sufficiente per alimentare 1,4 milioni di famiglie del Regno Unito. Si tratta della metà della capacità dell'interconnettore, che raggiungerà la piena produzione entro l'inizio del prossimo anno. Gli interconnettori, come il North Sea Link, sono grandi cavi elettrici che trasportano l'energia su lunghe distanze, da un luogo di produzione a dove vi è la domanda di fornitura.
"Il Regno Unito ha un forte legame energetico con la Norvegia che risale a decenni fa - ha affermato Greg Hands, ministro per l'energia britannico - North Sea Link sta rafforzando quel legame e consente a entrambe le nazioni di beneficiare della flessibilità e della sicurezza energetica fornite dagli interconnettori".
Nicola Medalova, direttore degli interconnettori presso National Grid, ha affermato il progetto è una pietra miliare nel passaggio del Regno Unito verso il net-zero. "Questo cavo, come altri interconnettori, ci permetterà di accedere a diversi tipi di energia da tutta Europa - ha detto a Sky News - C'è energia rinnovabile che possiamo importare nel Regno Unito per ridurre la nostra impronta di carbonio e ridurre il costo dell'energia per i clienti del Regno Unito".
Il North Sea Link è il quinto interconnettore del Regno Unito. Altri cavi sono già collegati alle reti elettriche in Francia, Belgio e Paesi Bassi. Un altro è in costruzione in Danimarca. National Grid stima che il 90% dell'energia in arrivo nel Regno Unito dagli interconnettori sarà rinnovabile entro il 2030. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero