(Teleborsa) - Nessun paese può affrontare da solo la crisi del turismo dopo la pandemia da Coronavirus. È la posizione tenuta dal ministro per i Beni e le attività culturali e...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
"Dobbiamo continuare con il metodo finora seguito – ha detto il ministro – Dobbiamo guardare avanti e concentrarci sulla prossima fase. Per questo sosteniamo il commissario Thierry Breton riguardo la necessità di allocare una parte significativa dei fondi Next Generation Eu al turismo. Per la stessa ragione, nell'elaborare il piano nazionale del Recovery Fund, stiamo tenendo il settore del turismo in cima alla nostra agenda di investimenti e di riforme, in linea con la politica comune europea sugli obiettivi riguardanti la transizione green e digitale".
"Dobbiamo intraprendere ogni azione possibile – ha detto ancora il ministro – per mantenere vivo il settore del turismo ed evitare la chiusura dei confini. Inoltre, se vogliamo un settore turistico solido e vitale in Europa, dobbiamo continuare a coordinare le nostre azioni e le nostre politiche tra gli stati membri e verso terzi".
Il ministro Franceschini ha chiesto inoltre di alzare la soglia di 800 mila euro stabilita dal quadro temporaneo per gli aiuti di Stato per il settore turistico per contributi diretti e agevolazioni fiscali, "permettendo così di sostenere in maniera più significativa le realtà del settore in grave difficoltà: molte compagnie e hotel, infatti, hanno già raggiunto questo limite". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero