Trump ancora all'attacco: "Unico problema che abbiamo sono Fed e Powell"

Trump ancora all'attacco: "Unico problema che abbiamo sono Fed e Powell"
Federal Reserve ancora nel mirino del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump: "Stiamo andando alla grande con la Cina e per gli altri accordi...

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Federal Reserve ancora nel mirino del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump: "Stiamo andando alla grande con la Cina e per gli altri accordi commerciali. L'unico problema che abbiamo sono Powell e la Fed. Lui è come un giocatore di golf che non sa fare un putt (colpo effettuato dal green con l'intento di far rotolare la palla in buca, ndr) non ha tocco. Grande crescita se fa la cosa giusta, un grande taglio (dei tassi, ndr) , ma non contate su di lui!", ha scritto su Twitter l'inquilino della Casa Bianca che appena qualche giorno fa avevo chiesto di tagliare i tassi in un periodo di tempo "relativamente breve" di "almeno 100 punti base con forse anche un po' di quantitative easing".


Trump poco prima aveva twittato: "I Fake Media stanno facendo di tutto per 'creare' una recessione, anche se i numeri e i fatti vanno nella direzione opposta. La nostra economia è forte". Il presidente americano sta però valutando diverse azioni per sostenere l'economia, tra le quali un taglio della tasse sul capital gain.

Su Jerome Powell, presidente della Fed, Trump ha aggiunto: "Finora si è sbagliato e ci ha deluso. Siamo in competizione con molti Paesi che hanno tassi d'interesse molto più bassi e dovremmo abbassarli più di loro" ha aggiunto, come più volte detto in passato. "Ieri, il dollaro più forte nella storia statunitense. Nessuna inflazione. Svegliati Federal Reserve. Grande potenziale di crescita, quasi come mai prima d'ora!" ha concluso il Presidente degli Usa

Nell'ultimo meeting di luglio, per la prima volta dopo dieci anni, il Federal Open Market Committee, il comitato che si occupa di stabilire la politica monetaria, ha tagliato i tassi dello 0,25% portandoli al 2-2,25% dal 2,25-2,50%.


Alla luce del rallentamento dell'economia mondiale non è però da escludere un nuovo taglio degli interessi. Secondo gli analisti intervistati da Bloomberg una gestione prudente del rischio sosterebbe, infatti, "un taglio a settembre di 25 punti base a fronte della prospettiva di un peggioramento derivante dalle tensioni nella politica commerciale e dalla situazione economica globale". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero