Il cda di Inwit ha approvato il progetto di fusione mediante incorporazione di Vodafone Towers. L'operazione consentirà alla società delle torri del gruppo Tim e...
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Le due società hanno firmato lo scorso luglio un accordo per costruire insieme l'infrastruttura 5G, la rete internet superveloce. L'obiettivo è uno sviluppo più efficiente e rapido e a un costo più basso della nuova tecnologia. L'intesa prevede che tutte le 22 mila torri di trasmissione dei due gruppi verranno riunite sotto Inwit, la società controllata al 60% da Tim a cui fanno già capo le apparecchiature della compagnia italiana.
Inwit ha convocato per il 19 dicembre l'assemblea degli azionisti per approvare, in sede straordinaria, l'operazione di incorporazione di Vodafone Towers e in sede ordinaria la nomina di due consiglieri e il dividendo straordinario di 0,5936 euro per ciascuna delle azioni ordinarie di Inwit in circolazione post fusione, per complessivi 570 milioni di euro.
L'operazione che porterà a riunire le 22 mila torri delle due aziende nella Penisola sotto Inwit farà nascere la più grande tower company italiana. Pedersoli Studio Legale ha assistito Inwit come advisor legale.
All'approvazione dei soci il 19 dicembre saranno sottoposte anche la nomina di Piergiorgio Peluso, cooptato a maggio quale presidente, e Carlo Nardello, consigliere. La nota precisa, infine, in merito alla governance di Inwit post fusione, che a seguito delle dimissioni da tutti i membri del consiglio di amministrazione di Inwit in data 26 luglio 2019, si procederà alla nomina di un nuovo consiglio di amministrazione da parte di un'ulteriore assemblea dei soci di Inwit, in forma ordinaria e con effetto alla data di efficacia, subordinatamente all'approvazione della fusione.
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Il Messaggero