Tav, il commissario Foietta boccia l'analisti costi-benefici: «Numeri e metodi non tornano»

Un documento omertoso, che dà numeri ma non spiega. Un carteggio strano, in cui i conti non tornano, condito da errori macroscopici. Il giudizio impietoso di Paolo Foietta...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un documento omertoso, che dà numeri ma non spiega. Un carteggio strano, in cui i conti non tornano, condito da errori macroscopici. Il giudizio impietoso di Paolo Foietta è una scure che taglia la testa all'analisi costi-benefici presentata nei giorni scorsi. La critica, severissima e dai toni tutt'altro che felpati, arriva nel suo ultimo giorno da Commissario Straordinario per la Torino-Lione: "Numeri e metodi dell'analisi costi-benefici sulla Tav non tornano, è un documento omertoso: dà dei numeri ma non dice come sono stati costruiti. E' un documento di una debolezza sconcertante". Lo ha detto presentando il documento di lettura critica all'analisi pubblicata dal ministero per le Infrastrutture e i trasporti guidato da Danilo Toninelli. Al quale ha rivolto anche una stoccata:"Il ministro Toninelli dovrebbe ripassare la geografia e viaggiare di più: tutte le merci che vanno verso Occidente passano per Lione".


 

Intanto, vanno avanti le tensioni tra Lega (da sempre favorevole) e 5 Stelle (che invece deve fare i conti con lo zoccolo duro della base, dichiaratamente contraria) sull'opportunità o meno di realizzare l'opera. Il Ministro dell'Interno non si nasconde, anzi esce allo scoperto mostrando più di qualche dubbio: "Più veloci viaggiano le merci e le persone e meglio è", ha detto il Ministro dell'Interno parlando proprio della Tav. Alla domanda, poi, se l'analisi costi benefici della Tav lo avesse convinto, il ministro ha risposto con un secco "no".

Del resto, il vicepremier non aveva nascosto le sue riserve neppure nel giorno della pubblicazione dell'analisi. "Chi l'ha già letta - aveva detto - mi dice che ci sono dati un po' strani che ci confermano l'idea di andare avanti". E ancora: "Ho il rispetto del lavoro di tutti, ma io resto della mia idea''. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero