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La pressione è forte e il governo alla fine ha fatto un'apertura significativa: dovrebbe essere rivista la data del 30 giugno entro la quale va completato il 30 per cento dei lavori relativi alle abitazioni unifamiliari (villette) per le quali si intende fruire del superbonus. «Sono in corso presso i competenti uffici dell'amministrazione finanziaria e degli altri dicasteri interessati approfondimenti istruttori per valutare una proroga» ha detto ieri il sottosegretario all'Economia Federico Freni, rispondendo a un'interrogazione in commissione Finanze della Camera. Il tema era stato sollevato da Alberto Gusmeroli e altri deputati della Lega. Freni ha poi aggiunto che la proroga sarà eventualmente fissata «compatibilmente con le previsioni inserite nel documento di finanza pubblica per il 2022 in corso di predisposizione».
IL TEMA
Il tema delle villette era stato al centro dell'attenzione, e del confronto tra governo e partiti, lo scorso autunno.
Nel frattempo era scoppiata un'altra bufera, quella relativa alla possibilità di cessione del credito d'imposta (relativo al superbonus o ad altre agevolazioni) e alle relative truffe. L'esecutivo è intervenuto a più riprese per limitare drasticamente questa opzione e poi per correggere il tiro.L'incertezza ha contribuito a ritardare le scelte dei proprietari potenzialmente interessati, compresi quelli delle villette. Un fattore che è stato citato dai promotori dell'interrogazione, insieme allo slittamento della pubblicazione del prezzario da parte del ministero della Transizione ecologica.
IL PROVVEDIMENTO
Quella che si profila è insomma una proroga tecnica, non lunga. Che potrebbe arrivare al 30 settembre. Si tratta in ogni caso di una misura che comporta per lo Stato un maggior esborso pari a diverse centinaia di milioni. Le risorse dovranno essere trovate dopo che il governo avrà fatto le proprie valutazioni, sia relative alla crescita economica che alle grandezze di finanza pubblica, nel Documento di economia e finanza. L'approvazione del documento da parte del Consiglio dei ministri, ipotizzata per la fine di questo mese, avverrà invece il 6 o il 7 aprile, dopo che l'Istat avrà reso nota la revisione del Pil nominale 2021. Successivamente (forse prima di Pasqua) potrebbe vedere la luce un nuovo provvedimenti di aiuto all'economia.
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Il Messaggero