Stipendi, meno tasse in busta paga per chi lavora nei weekend e giorni festivi

La ministra Santanchè: «Stiamo studiando una soluzione per aumentare la decontribuzione»

Stipendi, meno tasse in busta paga per chi lavora nei weekend e giorni festivi
Meno tasse in busta paga per chi lavora nei giorni festivi. Daniela Santanchè annuncia che il governo potrebbe assumere una iniziativa per gratificare i lavoratori...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Meno tasse in busta paga per chi lavora nei giorni festivi. Daniela Santanchè annuncia che il governo potrebbe assumere una iniziativa per gratificare i lavoratori all’opera nel weekend end e durante i giorni di Festa.

 

Pensioni, come conviene andarci nel 2023? Da quota 103 a Opzione donna le diverse opzioni (e i vantaggi)

 

Meno tasse per chi lavora nei festivi

«Stiamo discutendo con la ministra del Lavoro Calderone per vedere se possiamo decontribuire ancora di più i festivi ed i sabato e domenica» ha detto la ministra del Turismo. «Penso che bisogna lasciare più soldi in tasca ai lavoratori - ha spiegato Santanchè - ma non basta: bisogna anche dar loro uno status. Faccio un esempio: oggi gli chef sono senza dubbio i nostri maggiori ambasciatori nel mondo, eppure fino a pochi anni fa il lavoro del cuoco non aveva appeal». Ancora in chiave lavoro il ministro ha affrontato il problema del delicato rapporto tra immigrazione e esigenze occupazionali delle imprese. «Credo che sia giusto - ha chiarito Santanchè - programmare i nostri flussi e guardare sempre alle necessità delle imprese. Quando parliamo di lavoro dobbiamo anzitutto parlare con le associazioni di categoria e capire quali sono le vere esigenze del settore. Le associazioni del turismo - ha ricordato a tal proposito Santanchè - hanno già una mancanza di 50 mila posti, quest’anno. I flussi - ha avvertito l’esponente del governo - bisogna programmarli e non possiamo permetterci che nella nostra nazione si arrivi solo illegalmente. Solo le imprese possono creare posti di lavoro: per questo il governo è impegnato a sostenerle e ad ascoltarle».

 

 

AFFITTI BREVI


La ministra del Turismo ha anche affrontato il tema degli affitti brevi e del loro rapporto con gli alberghi spiegando che c’è bisogno di una regolamentazione. «Ho già avviato un tavolo di lavoro con le associazioni di categoria: la proprietà privata è sacra, ma bisogna combattere la concorrenza sleale» ha ammonito Santanchè . «L’Italia ha però delle peculiarità - ha sottolineato la ministra -. Abbiamo ad esempio tanti piccoli borghi dove non c’è un albergo, ma possono esserci appartamenti a disposizione del turismo. Non è sempre limitare, la soluzione giusta. Come ministro voglio ascoltare le associazioni di categoria e gli albergatori, che si sentono minacciati. Troveremo una sintesi e faremo la differenza tra chi affitta una stanza per arrotondare e chi di questo business fa impresa». Sulla questione balneari, Santanchè ha assicurato che «il governo non prende tempo, ma cerca di portare buonsenso. 

  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero