Riparte il confronto tra il governo e i sindacati sul rinnovo dei contratti del pubblico impiego per il triennio 2019-2021. Con una novità. Oggi al tavolo oltre al ministro...
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Depurati da queste voci i fondi per il contratto, secondo le elaborazioni fatte da Unsa-Confsal, il sindacato guidato da Massimo Battaglia, permetterebbero al massimo un aumento lordo medio mensile di 71,41 euro. Meno anche degli 85 euro lordi mensili dell’ultimo rinnovo. Il ministro Dadone vorrebbe convincere i sindacati a firmare un «memorandum di intesa» che fissi alcuni punti. Tra le idee ci sarebbe quella di non spalmare tutti i fondi disponibili su aumenti tabellari, ossia uguali per tutti, ma legarli maggiormente al merito, introducendo tra le altre cose una detassazione sui premi al 10% come avviene già nel privato. Ma già in passato proposte simili sono state respinte dai sindacati. Ieri Cgil, Cisl e Uil, intanto, hanno presentato una loro piattaforma unitaria per quanto riguarda i rinnovi per gli Enti locali e la Sanità. «Il nostro - ha affermato il segretario generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino - è un impegno contro la desertificazione del pubblico e per rinnovare la Pa. Serve per questo mettere insieme due grandi temi: un processo di innovazione della Pa, che passi anche attraverso il rinnovo dei contratti e la valorizzazione di tutti i professionisti che operano nella Pa, e un piano straordinario di nuove assunzioni». «Con le piattaforme unitarie - ha spiegato il segretario generale della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli - ci prepariamo ad una nuova stagione di valorizzazione del lavoro pubblico, mettendo al centro la crescita economica del personale; la ridefinizione dei sistemi di classificazione per lavoratrici, lavoratori e professionisti; infine, il rilancio della contrattazione di secondo livello. Ci aspettiamo che la politica passi dai proclami ai fatti». «Le piattaforme - ha concluso il segretario generale della Uil Fpl, Michelangelo Librandi - elaborate unitariamente e discusse dal gruppo dirigente, per poi passare alla consultazione dei lavoratori, puntano ad un rafforzamento di un più efficace sistema di relazioni sindacali».
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Il Messaggero