Spread in calo, tasso sul Btp decennale al minimo storico sotto l'1%. Borsa cauta

Spread in calo, tasso sul Btp decennale al minimo storico sotto l'1%. Borsa cauta
Lo spread tra il Btp e il Bund ritorna sui livelli di maggio 2018 col rendimento del titolo decennale del Tesoro ai minimi storici sotto l'1%. I mercati infatti danno per...

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Lo spread tra il Btp e il Bund ritorna sui livelli di maggio 2018 col rendimento del titolo decennale del Tesoro ai minimi storici sotto l'1%. I mercati infatti danno per scontato da qualche giorno la formazione di un nuovo governo a guida M5S-Pd.


Il divario tra i titoli decennali italiani e quelli tedeschi si è ristretto fino a 169,6 punti base, segnando i minimi dal 21 maggio 2018 per poi chiudere a quota 176 punti. E il tasso è precipitato per la prima volta nella storia sotto l'1% allo 0,994%. Nell'ultimo giorno delle consultazioni al Quirinale i rendimenti dei titoli italiani sono scesi in pratica su tutte le scadenze sul mercato secondario, cioè il luogo dove avviene la compravendita di titoli già in circolazione.

Rendimenti in discesa anche nell'asta Bot a sei mesi del Tesoro. Via XX Settembre ha infatti venduto tutti i 6 miliardi
di euro di titoli semestrali con tassi in calo a -0,217% da -0,210% del collocamento di luglio. La domanda è stata pari a 1,34 volte l'importo offerto, in discesa da 1,46 precedente. I tassi negativi significano che gli investitori pagano per finanziare Roma. Domani si replica con un'asta di Btp a 5 e 10 anni e Ccteu scadenza 2025 per un massimo complessivo di 7,25 miliardi di euro. Sarà una prova importante per testare, sulla scadenza medio-lunga, l'appetito degli investitori per i nostri titoli di Stato.

L'eventuale intervento della Bce, poi, con la ripresa del Quantitative easing, ossia il programma di acquisto massiccio di titoli, fa prevedere tassi ancora storicamente bassi sull'intera curva dei rendimenti e quindi con notevoli risparmi per il Tesoro per finanziarsi sui mercati internazionali.


L'euforia sul mercato dei titoli di Stato non ha contagiato però quello azionario. Milano ha chiuso le contrattazioni piatta con l'indice guida Ftse Mib a 20.990 punti mentre le Borse europee hanno archiviato la seduta contrastate, con il clima di incertezza per una eventuale Brexit senza accordo e per le tensioni tra Usa e Cina sul commercio internazionale. Parigi ha lasciato sul terreno lo 0,34%, Francoforte lo 0,25%, Londra ha invece chiuso in rialzo dello 0,35% e Madrid con un +0,21%. Sul fronte valutario spicca lo scivolone della sterlina che ha ceduto oltre l'1% nei confronti del biglietto verde, scendendo a 1,22 dollari e 1,10 euro. A pesare è la decisione del governo Britannico di sospendere il Parlamento qualche settimana prima della scadenza della Brexit del 31 ottobre.
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Il Messaggero