Piazza Affari chiude in rialzo, spread sotto quota 150

Borse europee positive. Spread a quota
Piazza Affari chiude di buon passo (+1%), spinta come nelle sedute precedenti dall'effetto «Conte-bis» e dal clima più sereno a livello internazionale....

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Piazza Affari chiude di buon passo (+1%), spinta come nelle sedute precedenti dall'effetto «Conte-bis» e dal clima più sereno a livello internazionale. Le incognite restano, soprattutto in vista della manovra 2020, ma gli investitori, così come le agenzie di rating, vedono di buon occhio il minore rischio di uno scontro aperto con Bruxelles. Questo si riflette anche sull'andamento dello spread, calato oggi anche sotto 150 punti, per chiudere a 150, sui livelli di ieri, contro i 161 di lunedì e i 175 di venerdì. Il rendimento decennale si è attestato allo 0,91%, sopra il minimo storico dello 0,82% toccato ieri.


Anche nel resto del Vecchio Continente è tornata la propensione al rischio, con l'azionario in rialzo e i beni rifugio in discesa, in vista della ripresa dei colloqui tra Stati Uniti e Cina sui dazi il prossimo mese. Parigi ha finito in rialzo dell'1,11%, Madrid dell'1,43% e Francoforte dello 0,85%, nonostante il dato peggiore delle attese sugli ordini all'industria in luglio. Londra ha invece perso lo 0,55% sulla scia dell'apprezzamento della sterlina (salita a 1,234 sul dollaro mentre l'euro/sterlina è a 0,895), con il Parlamento che ha approvato il rinvio della Brexit fino al 31 gennaio 2020 nel caso in cui entro il 19 ottobre il governo non riesca a trovare un accordo con l'Unione. Allo stesso tempo è stata bocciata la richiesta di Johnson di elezioni anticipate al 15 ottobre.

Guardando ai titoli, sul Ftse Mib bene le banche, StMicroelectronics (+6,19%), dopo la conferma della guidance 2019, e la galassia Agnelli-Elkann. In particolare, Exor (+2,7%) ha beneficiato della semestrale positiva e Fca (+2,93%) delle nuove indiscrezioni su un accordo in vista tra Nissan e Renault, mentre Cnh Industrial (+1,5%) prosegue positiva dopo la presentazione del piano di martedì. Sul fronte valutario l'euro passa di mano 1,1046 dollari (1,101 all'avvio, 1,1026 ieri) e vale 118,171 yen (117,34 yen in avvio e 117,1 ieri), mentre il dollaro-yen è pari a 106,985. 






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Il Messaggero