(Teleborsa) - Solo un disoccupato su cinque si è rivolto ai centri di impiego per trovare un lavoro, mentre oltre l'85% si è affidato alla propria rete familiari e di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il dato è importante in vista dell'introduzione del reddito di cittadinanza che vede nei centri per l'impiego un punto centrale.
Stando alle rilevazioni Istat, sono invece oltre 2,3 milioni le persone che si sono rivolte a parenti e amici per trovare un lavoro, l'85% del totale, in crescita rispetto all'83,3% del 2017.
In dettaglio, crolla il numero delle ricerche di lavoro tramite giornali (26,1% del 2018 contro il 31,5% del quarto trimestre del 2017 e il 56% nel 2004), sale invece la percentuale del web a cui si rivolge il 59% ( 56,9% nel quarto trimestre 2017, il 20,4% nel quarto trimestre 2004).
Cresce anche l'iniziativa personale con il 66,7% dei disoccupati che invia personalmente il curriculum (49,1% nel 2004), mentre calano le agenzie private per il lavoro (11,2% nel 2018, 14,8% nel 2017), lieve calo per i concorsi (2,3% nel 2018 contro il 2,4% del 2017).
Stando ai dati, il pubblico ha meno attrattive perché non porta i risultati sperati: nel 2017 solo il 2,4% degli intervistati ha ritenuto utile rivolgersi ai centri di impiego (1,8% nelle regioni del Nord, 2,8% al Sud), mentre per il 40,7%, (50,3% per chi ha la licenza media) sono stati i contatti personali ad aprire le porte del mondo del lavoro.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero