Smart home, l'Internet of things entra nelle case degli italiani (+52%)

Smart home, l'Internet of things entra nelle case degli italiani (+52%)
(Teleborsa) - Con un valore di 380 milioni di euro nel 2018, in crescita del 52% rispetto al 2017, lo scorso anno ha rappresentato una vera e propria rivoluzione nel mercato della...

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(Teleborsa) - Con un valore di 380 milioni di euro nel 2018, in crescita del 52% rispetto al 2017, lo scorso anno ha rappresentato una vera e propria rivoluzione nel mercato della Smart Home. Un risultato determinato, soprattutto, dall'arrivo in Italia degli smart home speaker Google Home e Amazon Echo.


È quanto è emerso dalla ricerca sulla Smart Home dell'Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, presentata, oggi, al convegno "Smart Home: senti chi parla!". Secondo lo studio il trend di crescita del mercato italiano è paragonabile o addirittura superiore a quello dei principali paesi europei, anche se in termini assoluti il divario da colmare è ancora ampio. Attualmente, infatti, l'Italia supera soltanto la Spagna (300 milioni di euro, +59%) mentre si posiziona ancora lontano da Germania (1,8 miliardi, +39%), Regno Unito (1,7 miliardi, +39%) e Francia (800 milioni, +47%).

La ricerca evidenzia, inoltre, i riflessi che l'esplosione di questo mercato ha avuto, sulla conoscenza e le vendite di altri oggetti connessi nelle case degli italiani, soprattutto per quanto riguarda il riscaldamento e l'illuminazione. I dati contenuti nel rapporto ci dicono che il 59% degli italiani ha sentito parlare almeno una volta di casa intelligente e il 41% possiede almeno un oggetto smart, con le soluzioni per sicurezza (come sensori per porte e finestre) in prima posizione.

Il boom di vendite dei nuovi assistenti vocali ha favorito soprattutto i retailer online e offline, che insieme incidono per il 40% del mercato (in crescita del 160% rispetto al 2017), a scapito della filiera tradizionale – produttori, architetti, costruttori edili, distributori di materiale elettrico e installatori – che mantiene un ruolo di primo piano, ma perde terreno in termini di quote di mercato (dal 70% del 2017 al 50% di quest'anno).

In questo contesto un ruolo importante è giocato dalle startup che sviluppano soluzioni Smart Home. Mentre continuano a crescere i finanziamenti erogati dagli investitori istituzionali, si moltiplicano, infatti, le collaborazioni con i grandi player. Sono 141 le nuove imprese censite a livello internazionale, di cui 102 finanziate, per un totale di 1,5 miliardi di dollari di investimenti raccolti.


Tra le sfide per il futuro di questo settore vi è il tema della formazione degli addetti all'installazione e alla vendita, spesso non in grado di fornire un adeguato supporto all'utente, e sull'offerta di servizi di valore abilitati dagli oggetti connessi. Un'ulteriore nodo per le aziende – secondo la ricerca – sarà la valorizzazione dell'enorme mole di dati e al tempo stesso la "gestione di temi fondamentali come privacy e cyber security". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero