Pagare le multe, la tassa sui rifiuti, magari anche la retta scolastica mentre si fa la spesa al supermercato da oggi è possibile nei punti...
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Satispay mette dunque oggi a disposizione di terzi la sua interfaccia tecnologica per consentire l’attivazione dei pagamenti elettronici PagoPa anche nei supermercati. Una scelta quella di Satispay - sottolinea una nota - che oltre a rappresentare una nuova fonte di ricavi, potrà contribuire anche ad aumentare la fruizione dei servizi digitali della Pubblica amministrazione da parte dei cittadini.
Grazie al nuovo servizio di Satispay - si legge ancora nel comunicato - da oggi è possibile saldare, insieme alla spesa, anche tributi, tasse, utenze, rette, multe e qualsiasi altro tipo di pagamento verso le Pubbliche amministrazioni centrali e locali utilizzando qualsiasi strumento di pagamento (contanti, carte di credito o di debito, bancomat), semplicemente presentando il bollettino alla cassa. Il costo è di 1,50 euro per ciascun pagamento. Basterà far leggere il Qr Code del bollettino alla cassa, così come avviene per i normali prodotti in vendita, per innescare il pagamento del tributo. L'importo della transazione PagoPa verrà incluso nello scontrino del cliente rilasciato alla fine della spesa, su cui saranno riportati tutti i dettagli dell'operazione e avrà così valore di quietanza dell’avvenuto pagamento. L’interfaccia Satispay per PagoPa è già attiva su tutti i punti vendita Esselunga.
«Esselunga ancora una volta conferma la propria spiccata propensione all’innovazione - commenta Dario Brignone, co-founder e cto di Satispay -. Poter integrare la nostra interfaccia con PagoPa nella catena leader della Gdo ci permette di contribuire a dare ulteriore slancio alla digitalizzazione del Paese e questo è per noi motivo di orgoglio. Oltre a rappresentare una nuova leva di crescita per la nostra società, è infatti il contributo alla diffusione dei pagamenti digitali della Pubblica amministrazione ad averci spinto verso questo sviluppo, oggi pronto ad essere portato a tutta la grande distribuzione».
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Il Messaggero