SACE, Errore: "India tra le economie più interessanti per l'export italiano"

SACE, Errore: "India tra le economie più interessanti per l'export italiano"
(Teleborsa) - "Con un portafoglio di operazioni di oltre 800 milioni di euro e ulteriori 450 milioni di nuovi progetti allo studio in una gamma diversificata di settori...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
(Teleborsa) - "Con un portafoglio di operazioni di oltre 800 milioni di euro e ulteriori 450 milioni di nuovi progetti allo studio in una gamma diversificata di settori industriali (infrastrutture ferroviarie, acciaio, macchinari per l'industria alimentare, petrolchimico e energie rinnovabili), l'India è il secondo mercato di riferimento in Asia per l'Italia". È quanto ha affermato il presidente di Sace Rodolfo Errore intervenendo questa mattina all'Indo Italian High Level Dialogue l'evento digitale organizzato dall'Associazione India-Italia per la cooperazione tra i due paesi. "L'India – ha sottolineato Errore – è tra le economie più interessanti per l'export italiano, con un tasso di crescita del PIL elevato, anche se ha registrato un lieve rallentamento nel 2019 rispetto al quinquennio precedente, in cui l'economia è cresciuta a una media del 7,7% tra il 2014-18, segnando un +4,2%".


In questo contesto – ha assicurato Errore – "Sace lavora al fianco delle imprese italiane, sostenendole sul mercato indiano". Negli ultimi anni Sace ha avviato diverse iniziative volte a costruire relazioni commerciali stabili con alcuni dei principali gruppi industriali e finanziari indiani con la finalità di incrementare i flussi di import dall'Italia, soprattutto quelli relativi alle Pmi.


"Il nostro programma di Push Strategy va proprio in questa direzione: attraverso di esso – ha spiegato il presidente di Sace – abbiamo garantito linee di credito a importanti player indiani (Reliance, Srei e Shiram), che operano in settori diversificati ad alto potenziale per le filiere del Made in Italy, per un valore complessivo di oltre 610 milioni di euro". Il programma, frutto di un nuovo approccio proattivo a sostegno della diplomazia economica, mira ad aumentare le quote di export nei mercati emergenti ad alto potenziale dove il Made in Italy è attualmente sottorappresentato. Nell'ambito della Push Strategy – ha aggiunto Errore – "Sace organizza anche eventi di business matching per far incontrare acquirenti e potenziali esportatori italiani. I prossimi per il mercato indiano ci saranno a dicembre e nel primo trimestre del 2021. Un'operatività che portiamo avanti con successo di cui elemento chiave è il nostro ufficio di Mumbai, attivo dal 2011, che svolge un ruolo importante nell'identificazione delle controparti di maggiore interesse per le aziende italiane. E ci tengo a sottolineare – ha concluso Errore – che Sace è stata la prima ECA europea a essere presente nel Paese con un ufficio internazionale, un'avanguardia di cui siamo fieri". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero