In questo contesto – ha assicurato Errore – "Sace lavora al fianco delle imprese italiane, sostenendole sul mercato indiano". Negli ultimi anni Sace ha avviato diverse iniziative volte a costruire relazioni commerciali stabili con alcuni dei principali gruppi industriali e finanziari indiani con la finalità di incrementare i flussi di import dall'Italia, soprattutto quelli relativi alle Pmi.
"Il nostro programma di Push Strategy va proprio in questa direzione: attraverso di esso – ha spiegato il presidente di Sace – abbiamo garantito linee di credito a importanti player indiani (Reliance, Srei e Shiram), che operano in settori diversificati ad alto potenziale per le filiere del Made in Italy, per un valore complessivo di oltre 610 milioni di euro". Il programma, frutto di un nuovo approccio proattivo a sostegno della diplomazia economica, mira ad aumentare le quote di export nei mercati emergenti ad alto potenziale dove il Made in Italy è attualmente sottorappresentato. Nell'ambito della Push Strategy – ha aggiunto Errore – "Sace organizza anche eventi di business matching per far incontrare acquirenti e potenziali esportatori italiani. I prossimi per il mercato indiano ci saranno a dicembre e nel primo trimestre del 2021. Un'operatività che portiamo avanti con successo di cui elemento chiave è il nostro ufficio di Mumbai, attivo dal 2011, che svolge un ruolo importante nell'identificazione delle controparti di maggiore interesse per le aziende italiane. E ci tengo a sottolineare – ha concluso Errore – che Sace è stata la prima ECA europea a essere presente nel Paese con un ufficio internazionale, un'avanguardia di cui siamo fieri".
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