(Teleborsa) - Royal Mail, la più importante azienda postale britannica (che controlla anche GLS), ha chiuso l'anno fiscale al 27 marzo 2022 con ricavi pari a 12.712 milioni di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
"Sebbene nell'ultimo anno persistesse un contesto difficile, con sfide operative causate da Omicron e mercato del lavoro difficile, abbiamo continuato a vedere i venti finanziari favorevoli della pandemia, che ora si stanno dissipando - ha commentato Keith Williams, presidente non esecutivo - Abbiamo anche evidenti venti contrari all'inizio del 2022-23, come l'indebolimento del PIL e le crescenti pressioni inflazionistiche".
Royal Mail ha affermato che la disputa salariale con il suo più grande sindacato è una "incertezza chiave" per il gruppo in questo anno fiscale. Il Communication Workers Union (CWU), che rappresenta più di centomila postini della Royal Mail, aveva criticato e rifiutato l'ultima offerta salariale dell'azienda e le due parti sono ora in una procedura di risoluzione delle controversie.
Questa incertezza, che potrebbe portare a scioperi e interruzioni del servizio, ha mandato KO il titolo alla borsa di Londra. Seduta negativa per Royal Mail, che si posiziona a 300,3 con una discesa del 12,30%. Atteso un ulteriore ripiego verso l'area di supporto vista a 285,7 e successiva a 271,1. Resistenza a 361,3. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero