Rinnovabili, investimenti a rischio con blocco iter autorizzativo

Rinnovabili, investimenti a rischio con blocco iter autorizzativo
(Teleborsa) - A dispetto della crisi energetica, la strada per la crescita delle energie rinnovabili appare ancora lunga e tortuosa e gli investimenti sono bloccati, a causa di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
(Teleborsa) - A dispetto della crisi energetica, la strada per la crescita delle energie rinnovabili appare ancora lunga e tortuosa e gli investimenti sono bloccati, a causa di problemi di natura autorizzativa. L'Italia avrebbe bisogno di installare almeno 100 GW, il doppio di quanto previsto dal Piano nazionale integrato energia e clima (PNIEC) al 2030, ma l'obiettivo è ancora lontano.


Secondo un'analisi sui dati pubblici del MiTE, effettuata da Alleanza per il fotovoltaico, che rappresenta gli operatori del settore, sarebbero più di 500 i progetti di energia rinnovabile bloccati dalla burocrazia e in attesa di autorizzazione di VIA Nazionale (Valutazione di Impatto Ambientale). E due terzi dei progetti è costituita da impianti fotovoltaici, che nella maggior parte dei casi si trovano ancora alle fasi preliminari. Si rischia di perdere gli oltre 10 miliardi di investimenti stanziati dalle aziende del settore senza alcun onere per lo Stato.

"Non possiamo permetterci di perdere investimenti privati nel settore energetico proprio ora, quando il Governo è impegnato a stanziare ingenti risorse economiche per sopperire agli aumenti del costo dell'energia e sostenere imprenditori e famiglie", sottolinea Alleanza per il fotovoltaico.

"Tale blocco rischia di rivelarsi drammatico per il Paese. L'aumento dell'energia prodotta da fonti rinnovabili - si sottolinea - è una necessità strategica per il Paese in chiave economica, sociale ed ambientale e come tale deve trovare una sua programmaticità. Il suo sviluppo non può più essere gestito con procedure straordinarie" e soprattutto "è necessario che i parerei di MIC e soprintendenze - forniti in fase di valutazione - non prevedano una opposizione netta e indistinta a qualsivoglia progetto, anche qualora non sussistano vincoli effettivi".


"Obiettivo comune deve essere quello della decarbonizzazione, della riduzione della dipendenza da importazioni di fonti fossili (anche in un'ottica di indipendenza dalla Russia) e del contrasto al cambiamento climatico, ad oggi principale minaccia per il nostro paesaggio".

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero