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Fa rumore soprattutto tra i giovani, che iniziano a guardare con timore al futuro, la crisi climatica. Il climate change è percepito come imminente dal 36% dei duemila intervistati nel primo report del nuovo Osservatorio Deloitte, “Il cittadino consapevole: comportamenti sostenibili per guidare strategie innovative a sostegno di una rapida transizione ecologica”.
Una percentuale che sale al 45% tra la GenZ e al 40% tra i Baby Boomer, preoccupati di lasciare un pianeta in declino alle generazioni che verranno.
LA CATENA DEL VALORE
Guardando ai prodotti ci si concentra soprattutto sui materiali impiegati: quanto più rinnovabili (36%), naturali (34) e riciclabili (31) possibile. Ma anche sulla minimizzazione dell’impatto ambientale lungo tutto la catena del valore (31%). Quanto alla durabilità del bene, invece, sebbene centrale per la sostenibilità, non è considerato dai consumatori come un aspetto prioritario, specialmente tra i Baby Boomer, ancora influenzati dalla “cultura del consumo”: solo il 23% di loro dichiara che la durabilità è tra le tre caratteristiche più rilevanti. Chi pratica la sostenibilità – dice lo studio – non solo desidera ristabilire un rapporto positivo con la natura (58%), ma vuole anche percepire maggiori benefici in termini di salute e benessere (49%) e di autostima (48%). E così si incide anche sui consumi legati a mobilità e generi alimentari (51%). «L’innovazione è il vero abilitatore della sostenibilità. Questa profonda presa di coscienza da parte di cittadini e imprese rappresenta l’elemento fondamentale emerso dalla nostra analisi – sottolinea Andrea Poggi, Innovation Leader di Deloitte North and South Europe – Il Next Generation Eu può essere un acceleratore fondamentale. È però importante che le aziende lavorino su un processo di R&S più agile e avanzato, per soddisfare velocemente le nuove esigenze di sostenibilità espresse dalla domanda». «Non da meno deve essere il ruolo giocato dalle istituzioni, che tramite i giusti incentivi, bandi e provvedimenti, devono favorire la creazione di un contesto che sia quanto più ricettivo della sostenibilità e dell’innovazione sostenibile», aggiunge Franco Amelio, Sustainability Leader di Deloitte Italia.
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