Riaperture, Coldiretti: in zona gialla 1 milione di italiani ha deciso di cenare fuori

Riaperture, Coldiretti: in zona gialla 1 milione di italiani ha deciso di cenare fuori
(Teleborsa) - Secondo le stime di Coldiretti con le riaperture del 26 aprile circa un milione di italiani ha colto l'occasione per mangiare a cena fuori nelle regioni in zona...

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(Teleborsa) - Secondo le stime di Coldiretti con le riaperture del 26 aprile circa un milione di italiani ha colto l'occasione per mangiare a cena fuori nelle regioni in zona gialla, nonostante i limiti fissati dal coprifuoco alle 22, dopo oltre sei mesi di divieto. "Una opportunità resa possibile dai quasi centoquarantamila bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi con attività di ristorazione all'aperto presenti nelle regioni gialle dove è tornato il servizio al tavolo all'esterno anche a cena ma non quello al bancone interno per i bar. Consentire la riapertura dei ristoranti a pranzo e cena per chi ha spazio esterno riguarda – ha calcolato la Coldiretti – in media circa la metà dei servizi di ristorazione presenti con i posti all'aperto dei locali che sono, però, molti meno rispetto a quelli al coperto".


L'Associazione si dice preoccupata però del limite per il coprifuoco fissato alle 22 poichè gli agriturismi sono situati nelle aree rurali e ci vuole tempo per raggiungerli dalle città. In ogni caso, un sondaggio della stessa Coldiretti ha rilevato che le riaperture sono indicate come priorità da quasi un italiano su tre (30%) che desidera tornare in pub, ristoranti e agriturismi per trascorrere momenti conviviali a tavola insieme a parenti e amici.

Secondo quanto riportato dall'Associazione complessivamente nell'attività di ristorazione sono coinvolte 70mila industrie alimentari e 740mila aziende agricole lungo la filiera impegnate a garantire le forniture per un totale di 3,6 milioni di posti di lavoro. "Si tratta di difendere la prima ricchezza del Paese con la filiera agroalimentare nazionale che – ha concluso Coldiretti – vale 538 miliardi pari al 25% del Pil nazionale ma è anche una realtà da primato per qualità, sicurezza e varietà a livello internazionale". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero