Pubblico impiego, deroghe ai tetti di spesa per l'assunzione dei precari

Marianna Madia
Le assunzioni dei precari nella pubblica amministrazione saranno più semplici. Una circolare della ministra della P.A, Marianna Madia, firmata insieme al titolare...

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Le assunzioni dei precari nella pubblica amministrazione saranno più semplici. Una circolare della ministra della P.A, Marianna Madia, firmata insieme al titolare dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha infatti fatto chiarezza sul tetto di spesa che, in particolare negli enti di ricerca, rischiava di bloccare le stabilizzazioni. Se ci sono le coperture, dice in sostanza la circolare, il tetto di spesa non vale e si può procedere con le stabilizzazioni.


I piani per l'assorbimento dei precari del pubblico impiego - si legge - «introducono delle deroghe al regime ordinario delle assunzioni», purché ci siano le coperture.. Tale eccezione deve valere anche per il trattamento economico accessorio. Il problema gravitava  proprio intorno a questa fetta del salario e all'impossibilità di aumentarla in proporzione ai nuovi ingressi. 

Infatti il budget dedicato all'accessorio non può, per legge, essere aumentato oltre il limite fissato per il 2016. Questa regola, secondo la circolare, non costituiva un impedimento per gli enti che attingono a un fondo ad hoc, anche perché le risorse per le stabilizzazioni derivano dai tagli alla spesa per il personale flessibile. Quindi se c'è un'uscita maggiore su un versante si risparmia altrettanto sul fronte opposto. I conti, invece, non tornavano per le amministrazioni che pagano la retribuzioni accessorie di tasca loro, prelevando dai loro bilanci.


La circolare, molto attesa dai precari della ricerca, va anche oltre. Il principio di legge deve applicarsi «analogamente» a tutte le situazioni «speciali» che autorizzano nuove assunzioni in deroga al regime standard, posto che ci siano «risorse a copertura degli oneri del trattamento economico accessorio». Il ministero spiega il perché: «si ritiene, infatti, che, al fine di non determinare una riduzione del trattamento accessorio in godimento per il personale di ruolo già in servizio e, al contempo, garantire il rispetto degli equilibri di bilancio, qualora specifiche norme consentano l'assunzione di nuovo personale prevedendo lo stanziamento di risorse per la relativa copertura finanziaria, comprensiva del trattamento accessorio, sia consentito un incremento, nella misura del valore medio pro-capite, del Fondo per il trattamento accessorio», oltre il tetto stabilito con decreto nel 2017. Inoltre per il criterio di non discriminazione, i tempi determinati che saranno trasformati in "posti fissi" non perderanno le ferie accumulate. 
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Il Messaggero