Povertà, Visco a Banca mondiale: "Recessione globale può vanificare successi"

Povertà, Visco a Banca mondiale: "Recessione globale può vanificare successi"
(Teleborsa) - "Dopo molti anni di successo nella lotta contro la povertà estrema un rallentamento globale sostanziale e persistente può invertire questa tendenza. Stiamo già...

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(Teleborsa) - "Dopo molti anni di successo nella lotta contro la povertà estrema un rallentamento globale sostanziale e persistente può invertire questa tendenza. Stiamo già assistendo all'aumento della povertà in alcuni dei paesi più poveri. Povertà che rischia di diventare più radicata e più difficile da sradicare". A lanciare l'allarme è il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco che, nel suo discorso consegnato al Development Committee della Banca Mondiale, sottolinea come un atteggiamento "business as usual" non basterà ad arginare le conseguenze derivanti dall'attuale scenario economico.


Tra le criticità evidenziate da Visco, derivanti da un "ciclo economico globale che rimane molto debole", vi è una diminuzione della fiducia delle imprese e degli investimenti, sui quali pesano le tensioni geopolitiche e il forte calo del commercio internazionale registrato negli ultimi trimestri. Se l'occupazione e la crescita dei salari continuano a sostenere i redditi, principalmente grazie alla resilienza dei servizi, la produzione – continua il numero uno di Bankitalia – è particolarmente lenta" e, avverte, "se quest'ultimo fattore si dimostrerà persistente, si ripercuoterà inevitabilmente su tutti gli altri settori dell'economia".

Le tensioni commerciali, per Visco, costituiscono "il rischio principale per le prospettive globali". Oltre agli effetti già visibili dell'escalation delle tariffe, le restrizioni quantitative possono, infatti, anche avere un impatto globale significativo, in particolare se accompagnate dalla dislocazione delle catene del valore. Ad esempio – ha affermato il Governatore – "l'introduzione di restrizioni all'esportazione in alcuni paesi può portare alla diversione degli scambi o alla sostituzione delle importazioni, con perdite di efficienza".

"La lotta contro la povertà estrema – ha aggiunto Visco – deve essere combattuta nell'Africa subsahariana e in ambienti fragili e colpiti da conflitti . A causa dei tassi di crescita più lenti dell'Africa sub-sahariana, dei problemi causati da conflitti e delle istituzioni deboli e della mancanza di successo nel convogliare la crescita verso la riduzione della povertà, in tali aree è necessario un cambiamento di trasformazione".

In sostanza la sfida per eradicare la povertà resta enorme. "Per raggiungere l'obiettivo del World Bank Group (WBG) di portare la povertà estrema al di sotto del 3 percento entro il 2030 – ha concluso Visco – i paesi più poveri del mondo dovranno probabilmente crescere ad un ritmo che supera di gran lunga l'esperienza storica. Inoltre, questa crescita deve essere altamente inclusiva, raggiungendo tutti i paesi".









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Il Messaggero