PNRR, Draghi "striglia" i partiti: avanti con le riforme

PNRR, Draghi "striglia" i partiti: avanti con le riforme
(Teleborsa) - Mossa a sorpresa del Presidente del Consiglio Draghi che nel pomeriggio di ieri, dopo l'informativa sull'Ucraina, ha convocato un CdM lampo per mettere i partiti e...

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(Teleborsa) - Mossa a sorpresa del Presidente del Consiglio Draghi che nel pomeriggio di ieri, dopo l'informativa sull'Ucraina, ha convocato un CdM lampo per mettere i partiti e tutto il governo di fronte alla responsabilità di procedere con rapidità all'approvazione delle riforme che rappresentano il passaggio fondamentale per attuare il Pnrr.



Durante il Consiglio dei Ministri il Premier ha segnalato la necessità "nel pieno rispetto delle prerogative parlamentari", di porre in essere tutte le iniziative per richiedere un'iscrizione in Aula del ddl concorrenza entro la fine di maggio, in modo da pervenire a una rapida approvazione e procedere alla trasmissione alla Camera.

"Il mancato rispetto di questa tempistica - ha aggiunto Draghi - metterebbe a rischio, insostenibilmente, il raggiungimento di un obiettivo fondamentale del Pnrr, punto principale del programma di Governo".

In particolare, sempre secondo fonti ministeriali, l'attenzione è rivolta alla riforma della Concorrenza e alla necessità di sbloccare le concessioni per i balneari. Per questo, il capo dell'esecutivo ha chiesto di velocizzare l'iter di approvazione del ddl concorrenza, per evitare di non rispettare le scadenze del Pnrr.

Nel corso del Cdm i ministri hanno autorizzato la fiducia sul ddl concorrenza qualora le circostanze lo rendessero necessario. Se non si arriverà a un accordo la fiducia verrà messa sul testo base, altrimenti - nel caso si arrivasse ad un accordo in commissione - verrà posta sul testo modificato, frutto dell'intesa. La riforma della concorrenza, congelata ormai da mesi in commissione Industria al Senato, è uno dei pilastri del Pnrr, dunque potrebbe mettere a rischio i fondi per il nostro Paese.


Il premier "nella comunicazione ha dato l'indicazione di poter chiudere la legge delega sulla concorrenza entro maggio, anche con la fiducia se necessario". Lo ha riferito il ministro per il Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà, lasciando palazzo Chigi. " C'è un grande lavoro fatto fino ad ora da parte dei senatori e di tutte le forze politiche. Credo che in questo momento ci sia bisogno di un ultimo passaggio. Vedremo se dovremo mettere la fiducia o arriveremo con un chiarimento dell'ultimo miglio: sono fiducioso". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero