Moody's rivede al ribasso le previsioni di crescita per l'Italia nel 2021 al 3,7% dal 5,6% stimato in precedenza, a causa del rinnovo dei limiti a mobilità e...
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Moody's rivede al ribasso le previsioni di crescita per l'Italia nel 2021 al 3,7% dal 5,6% stimato in precedenza, a causa del rinnovo dei limiti a mobilità e imprese per l'aumento dei contagi. E' quanto si legge nel rapporto dell'agenzia di rating sulle Economie G20. Per il 2022, spiegano ancora gli analisti, "prevediamo una crescita del PIL reale del 4,1%.
Quanto all'avvio di un governo di larghe intese guidato da Mario Draghi "è una sorta di garanzia per l'utilizzo in maniera efficace dei 209 miliardi che l'Italia riceverà dal Recovery Fund europeo entro il 2026".
"Questi fondi - si legge nel rapporto di Moody's - potrebbero rafforzare le prospettive di crescita del Paese se diretti e utilizzati efficacemente per infrastrutture pubbliche e altre spese a favore della crescita. L'inaugurazione di un Governo trasversale di larghe intese del primo ministro Draghi aumenta la probabilità che ciò accada".
Rimbalzo economico del 5,3% quest'anno stimato nelle scorse ore, da S&P, ipotizzando che la situazione sanitaria si normalizzi e che lo stimolo fiscale e monetario rimanga in atto. Se l'Italia - rileva il report - destinata a essere il maggior beneficiario del Next Generation Eu, utilizzasse efficacemente la sua quota del fondo, ciò potrebbe stimolare gli investimenti pubblici, che sono stati inferiori di circa il 30% rispetto a prima dell'ultima crisi finanziaria". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero