Pensioni, Catalfo dare ai giovani assegno dignitoso. Via al tavolo di confronto

Pensioni, Catalfo dare ai giovani assegno dignitoso. Via al tavolo di confronto
Via al confronto sulle pensioni. Al primo dei cinque tavoli di trattativa con i sindacati sulla riforma delle pensioni «ho voluto partire dai giovani, e ringrazio...

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Via al confronto sulle pensioni. Al primo dei cinque tavoli di trattativa con i sindacati sulla riforma delle pensioni «ho voluto partire dai giovani, e ringrazio le parti sociali per aver condiviso appieno questa mia decisione, perché è arrivato il momento di intervenire per permettere loro di avere un domani una pensione dignitosa. Del resto, i dati parlano chiaro: il Censis ha stimato che fra trent'anni in 5,7 milioni rischiano di ritrovarsi con assegni sotto la soglia di povertà. Non possiamo più restare a guardare». Lo scrive la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, su facebook al termine della riunione sulla pensione di garanzia. «Quella a cui stiamo pensando, e che costruiremo anche attraverso il dialogo con i sindacati, è una misura grazie alla quale ragazzi con carriere discontinue possano ottenere coperture di eventuali buchi contributivi. Una pensione di garanzia - afferma - così com'è stata definita nel programma di Governo».


Nel frattempo, prosegue la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, «interverremo per mandare in porto altri interventi per assicurare ai giovani percorsi di continuità lavorativa e retribuzioni dignitose che incideranno positivamente anche sull'importo degli assegni pensionistici. Già nei prossimi giorni torneremo a incontrarci con le parti sociali: abbiamo preso impegni precisi con i cittadini e intendiamo rispettarli», conclude Catalfo.

Macro obiettivo dichiarato del negoziato è superare la rigidità della Legge Fornero e lo scalone di Quota 100, mettendo a punto una riforma, con forme di flessibilità in uscita, che abbia almeno con un orizzonte temporale decennale. Ma la flessibilità non è l'unico tema al centro del confronto: al centro anche giovani, donne, previdenza integrativa e meccanismi di rivalutazione. In particolare, l'attenzione sarà rivolta alle pensioni dei giovani, che con carriere discontinue e calcolo interamente contributivo rischiano di maturare assegni previdenziali molto bassi. Per questo, l'incontro dello scorso 27 gennaio ha sì aperto ufficialmente le danze, ma ovviamente non è stato risolutivo: è servito piuttosto a fissare i primi paletti per mettere a punto la road map di una trattativa che si annuncia lunga e tortuosa.


Oggi il primo round delle serie di riunioni tecniche calendarizzate per queste mese dedicata al tema delle pensioni di garanzia per i giovani. Le date delle prossime riunioni sono: il 7 febbraio su rivalutazione pensioni ed il 10 febbraio sulla flessibilità in uscita. Il 19 febbraio si discuterà di previdenza complementare.
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Il Messaggero