Pensioni, Catalfo dare ai giovani assegno dignitoso. Via al tavolo di confronto

Pensioni, Catalfo dare ai giovani assegno dignitoso. Via al tavolo di confronto
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Lunedì 3 Febbraio 2020, 15:30 - Ultimo aggiornamento: 22:56
Via al confronto sulle pensioni. Al primo dei cinque tavoli di trattativa con i sindacati sulla riforma delle pensioni «ho voluto partire dai giovani, e ringrazio le parti sociali per aver condiviso appieno questa mia decisione, perché è arrivato il momento di intervenire per permettere loro di avere un domani una pensione dignitosa. Del resto, i dati parlano chiaro: il Censis ha stimato che fra trent'anni in 5,7 milioni rischiano di ritrovarsi con assegni sotto la soglia di povertà. Non possiamo più restare a guardare». Lo scrive la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, su facebook al termine della riunione sulla pensione di garanzia. «Quella a cui stiamo pensando, e che costruiremo anche attraverso il dialogo con i sindacati, è una misura grazie alla quale ragazzi con carriere discontinue possano ottenere coperture di eventuali buchi contributivi. Una pensione di garanzia - afferma - così com'è stata definita nel programma di Governo».

Nel frattempo, prosegue la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, «interverremo per mandare in porto altri interventi per assicurare ai giovani percorsi di continuità lavorativa e retribuzioni dignitose che incideranno positivamente anche sull'importo degli assegni pensionistici. Già nei prossimi giorni torneremo a incontrarci con le parti sociali: abbiamo preso impegni precisi con i cittadini e intendiamo rispettarli», conclude Catalfo.

Macro obiettivo dichiarato del negoziato è superare la rigidità della Legge Fornero e lo scalone di Quota 100, mettendo a punto una riforma, con forme di flessibilità in uscita, che abbia almeno con un orizzonte temporale decennale. Ma la flessibilità non è l'unico tema al centro del confronto: al centro anche giovani, donne, previdenza integrativa e meccanismi di rivalutazione. In particolare, l'attenzione sarà rivolta alle pensioni dei giovani, che con carriere discontinue e calcolo interamente contributivo rischiano di maturare assegni previdenziali molto bassi. Per questo, l'incontro dello scorso 27 gennaio ha sì aperto ufficialmente le danze, ma ovviamente non è stato risolutivo: è servito piuttosto a fissare i primi paletti per mettere a punto la road map di una trattativa che si annuncia lunga e tortuosa.

Oggi il primo round delle serie di riunioni tecniche calendarizzate per queste mese dedicata al tema delle pensioni di garanzia per i giovani. Le date delle prossime riunioni sono: il 7 febbraio su rivalutazione pensioni ed il 10 febbraio sulla flessibilità in uscita. Il 19 febbraio si discuterà di previdenza complementare.
 
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