(Teleborsa) - È terminato a Palazzo Chigi il confronto tra Governo e sindacati sulla riforma delle pensioni nel quale è stato toccato anche il tema delle delocalizzazioni....
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
"È stato un incontro positivo. Il Governo ha accolto la nostra impostazione per una riforma complessiva e strutturale del sistema pensionistico", ha poi commentato il segretario generale della Cisl. "Per noi – ha aggiunto – bisogna discutere prioritariamente di pensioni di garanzia, di flessibilità in uscita, rendere strutturale l'ape sociale e incentivare la previdenza complementare. Il Giudizio è positivo, finalmente si apre il cantiere della riforma della Legge Fornero, per un sistema più equo e sostenibile".
"Si è deciso di aprire il cantiere per discutere di una riforma della Legge Fornero", ha affermato il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. "Abbiamo consegnato una piattaforma unitaria – ha aggiunto Bombardieri –. Il Governo ha deciso di far partire tre confronti: uno sulla flessibilità in uscita, uno sulla pensione per giovani e donne e il terzo sulla previdenza complementare". "Domani - ha concluso – il premier ci consegnerà il calendario dei prossimi incontri". "L'elemento di novità è che c'è la disponibilità a fare una discussione generale", ha commentato invece il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. "Abbiamo consegnato al Governo la nostra piattaforma unitaria sulla riforma delle pensioni e abbiamo chiesto che il confronto affronti tutte le questioni. Non ci interessano gli aggiustamenti", ha aggiunto. "Abbiamo anche chiesto che il confronto introduca un metodo diverso – ha proseguito Landini – e che risponda alle questioni poste dalla piattaforma sindacale. Per noi il confronto che si apre ha queste dimensioni e questi obiettivi".
In merito al tema dell'emendamento sulle delocalizzazioni, i sindacati si sono detti ancora non pienamente soddisfatti . "Eserciteremo nelle prossime ore ogni possibile pressione per migliorare il provvedimento sulle Delocalizzazioni, per salvaguardare la produzione e i posti di lavoro", ha dichiarato Luigi Sbarra. Per Landini, il provvedimento "deve intervenire anche su procedure aperte e servono tempi più lunghi, con sanzioni che affrontano anche il tema dei finanziamenti pubblici erogati". "E' una risposta secondo noi ancora debole", ha aggiunto Bombardieri. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero