Pensioni minime ancora più basse, ecco cosa accadrà nei prossimi anni

Pensioni minime ancora più basse, ecco cosa accadrà nei prossimi anni
Cinquecentodue euro al mese di pensioni già sono pochi, ma il rischio è di vederli diminuire ulteriormente. Per molti lavoratori il minimo sindacale per la pensione sarà solo...

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Cinquecentodue euro al mese di pensioni già sono pochi, ma il rischio è di vederli diminuire ulteriormente. Per molti lavoratori il minimo sindacale per la pensione sarà solo un miraggio.


Un dipendente trentenne con un reddito netto mensile di mille euro prenderà appena 408 euro netti il mese, mentre un autonomo nella stessa situazione arriverà a 341 euro netti il mese.



I dati sono stati resi noti dalla stessa Inps che mostra una discontinuità nel versamento dei contributi. «Si tratta tipicamente di chi riesce a mettere insieme tra i venti e i trentacinque anni di contribuzione, invece degli oltre quaranta richiesti, e ha un reddito di mille euro netti il mese - spiega Andrea Carbone, partner di Progetica al Corriere.it -. Per questi lavoratori la pensione raramente supererà i cinquecento euro il mese: a differenza dei cinquantenni».



Le simulazioni sono stati fatti su due criteri, il primo nel caso in cui i dati restassero gli stessi della situazione odierna, il secondo nel caso in cui ci fossero sintomi di ripresa. La situazione cambierebbe poco e anche se un trentenne riuscisse a fare carriera, guadagnasse 2000 euro netti al mese e lavorasse fino a 69 e ci fosse una ripresa economica riuscirebbe ad avere un massimo pensionistico di 858. La cifra è decisamente migliore di 502 euro, ma spesso non sufficiente a garantire una certezza economica. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero