ROMA Introdurre il riscatto gratis della laurea in via sperimentale per chi si iscriverà il prossimo anno all’Università. Il sottosegretario...
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LE SIMULAZIONI
A cominciare dal costo della proposta. Baretta ha chiesto all’Inps di quantificare le risorse pubbliche necessarie a finanziarla. Che, ovviamente, dipenderanno anche da quali saranno i paletti della proposta. Introdurla soltanto per i futuri laureati e limitandola a chi conclude nei tempi canonici il percorso di studi, i costi almeno in una prima fase sarebbero bassi. Ma, in realtà, l’idea è anche quella di provare a ragionare su una misura che sia in qualche modo anche retroattiva, ossia copra chi, essendo nato dopo il 1980, ha già conseguito una laurea senza uscire fuori corso. In questo caso, tuttavia, l’impatto sul bilancio dello Stato potrebbe essere rilevante e difficile da coprire. Tra le varie ipotesi che circolano, dunque, c’è anche quella di far versare allo Stato solo una quota del riscatto, lasciando quella restante a carico del laureato. Èpoi emersa una critica che ha colto di sorpresa Baretta. «Accanto ai consensi», ha spiegato, «ho ricevuto molte critiche da persone che hanno pagato il riscatto, perché considerano questa proposta discriminatoria». In effetti oggi, il riscatto della laurea, il cui costo è parametrato alla retribuzione di chi ha fatto domanda, risulta spesso essere proibitivo. Chi ha scelto comunque di percorre questa strada, non di rado lo ha fatto con pesanti sacrifici economici. Ma per Baretta si tratta di obiezioni sbagliate. «È un errore», ha spiegato, «non solo dal punto di vista della solidarietà intergenerazionale, ma anche da un punto di vista economico-sociale. Il significato culturale di questa proposta», ha aggiunto il sottosegretario, «è quello di affermare che il lavoro, la vita lavorativa, la carriera, iniziano prima del giorno, spesso ipotetico del primo stipendio».
IL CONTESTO
Per comprendere la proposta di fiscalizzazione dei contributi della laurea, insomma, bisogna prima comprendere bene il contesto nel quale l’idea si è sviluppata.
Il Messaggero