(Teleborsa) - Calano vertiginosamente le pensioni liquidate nel 2018, rispetto a quelle dell'anno precedente. E' quianto emerso dall'ultimo Osservatorio...
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Nel 2018, le pensioni complessivamente liquidate sono state 483.309, in diminuzione del 20% rispetto alle 607.525 di quello precedenti. Questa differenza in negativo, che in parte verrà colmata con lo smaltimento nel 2019, sarebbe da attribuirsi all'aumento del requisito di età richiesto per la liquidazione della pensione di vecchiaia delle donne.
Nel 2018 infatti si è concluso il processo di equiparazione tra uomini e donne che prevede l'erogazione della prestazione al raggiungimento di 66 anni e 7 mesi per entrambe le categorie. Questo ha comportato quindi una massiccia diminuzione delle pensioni di vecchiaia liquidate, che sono state 125.293 con un calo del 39,4% e un livello più basso delle anticipate (140.752).
Per quanto riguarda invece la pensione anticipata, per il 2018 non erano previsti cambiamenti nei requisiti per la generalità dei lavoratori, ma entra stabilmente a regime la possibilità di pensionamento anticipato con soli 41 anni di contributi per i cosiddetti "lavoratori precoci", nei limiti dei Fondi annualmente stanziati e con richiesta di certificazione dei requisiti per l'accesso al beneficio entro il 1^ marzo 2018.
Crollano anche gli assegni sociali con l'aumento dell'età per accedere a questa prestazione(da 65 anni e sette mesi a 66 anni e sette mesi): sono stati liquidati 16.621 assegni sociali con una diminuzione del 79% rispetto ai 79.257 del 2017. Nel 2019 è scattato un nuovo aumento dell'età per accedere a questa prestazione assistenziale che prescinde dal versamento dei contributi a 67 anni.
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Il Messaggero