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Nel 2020 sono diminuiti i cantieri "storici" in Italia. L'aggiornamento dell'elenco delle opere pubbliche incompiute, compilato dalle Regioni, dalle Provincie autonome e dal Ministero delle Infrastrutture, con la collaborazione dell'Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale, mostra un saldo leggermente positivo rispetto al 2019 di 8 cantieri chiusi. A fine 2019, infatti, erano 128, mentre alla fine dello scorso anno sono scesi a 410 (-1,9%).
Ricostruzione ferma, meno di mille cantieri
OPERE INCOMPIUTE, REGIONE LAZIO DA BOLLINO ROSSO NEL 2020
Sono opere pubbliche incompiute tutte quelle ferme per: mancanza di fondi; cause tecniche; nuove norme tecniche o disposizioni di legge; fallimento, liquidazione coatta e concordato preventivo dell'impresa appaltatrice; mancato interesse al completamento da parte della stazione appaltante o di chi si aggiudica i lavori.
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In prima fila tra i virtuosi, come evidenziato nella tabella dell'anagrafe riportata qui in basso, la Puglia, L'Umbria e la Sardegna. La prima ha chiuso tutte e 17 le sue opere incompiute, le altre due sono passate rispettivamente: da 9 a 0 e da 66 a 53. Male la Regione Lazio, che è passata dalle 8 opere incompiute del 2019 alle 21 del 2020.
L'aggiornamento dell'elenco delle opere pubbliche incompiute (2019 e 2020)
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Il Messaggero