(Teleborsa) - Quest'anno la domanda mondiale di petrolio aumenterà di 5,9 milioni di barili al giorno a 95,9 milioni. Lo stima l'OPEC contenuta nel bollettino mensile che...
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"Guardando avanti, le incertezze rimangono elevate - si legge nel comunicato del Cartello dei paesi esportatori di petrolio - con i principali rischi al ribasso rappresentati dai problemi legati alle misure di contenimento varate per arginare il Covid-19 e dall'impatto della pandemia sul comportamento dei consumatori".
Questi rischi - spiega il Cartello - "includono anche il modo in cui molti paesi si stanno adattando alle misure di lockdown e per quanto tempo dovranno continuare a farlo. Allo stesso tempo, i piani di vaccinazione più veloci e la ripresa della fiducia dei consumatori forniscono una forma di ottimismo".
Il rapporto sul mercato petrolifero arriva mentre i casi di coronavirus continuano a crescere in tutto il mondo, con nuovi blocchi imposti in Europa e in alcune parti della Cina. Nelle ultime settimane, l'ottimismo sull'introduzione di massa dei vaccini contro il Covid-19 sembra essere stato mitigato dal tasso di ripresa del virus.
Ciò ha portato i produttori di petrolio a cercare di orchestrare un delicato atto di bilanciamento tra domanda e offerta poiché fattori, incluso il ritmo di risposta alla pandemia, continuano a offuscare le prospettive.
L'OPEC ha precisato che le sue previsioni per il 2021 "presuppongono una sana ripresa delle attività economiche, inclusa la produzione industriale, un mercato del lavoro in miglioramento e vendite di veicoli più elevate rispetto al 2020". Di conseguenza, "si prevede che la domanda di petrolio aumenterà costantemente quest'anno, sostenuta principalmente dai trasporti e dai combustibili industriali".
Nel frattempo, il contratto WTI americano scambia a 52,98 dollari al barile con un lieve incremento dello 0,13% mentre il Brent londinese arretrano dello 0,43% a 55,8 al barile. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero