(Teleborsa) - "L'epidemia è tutt'altro che finita in Asia e nel Pacifico. Questa sarà una battaglia a lungo termine e non possiamo abbassare la guardia". ...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Lo ha dichiarato Takeshi Kasai, direttore regionale dell'OMS per il Pacifico occidentale in un briefing in videoconferenza. "Anche nei paesi e nelle aree di questa regione in cui la curva dei contagi si è appiattita, continuano a comparire nuovi focolai e i casi importati continuano a destare preoccupazione", ha aggiunto il consigliere tecnico Matthew Griffith, citando Singapore e Corea del Sud.
"Abbiamo bisogno che ogni paese continui a prepararsi per una trasmissione su larga scala nella comunità", ha aggiunto Kasai, avvertendo i paesi in cui si registra una riduzione dei casi a non abbassare la guardia, altrimenti il coronavirus potrebbe ritornare con forza.
Il funzionario ha poi citato i paesi con risorse limitate, come quelli nelle isole del Pacifico, poiché devono spedire all'estero i campioni per le diagnosi, ma le restrizioni nei trasporti lo stanno rendendo più difficile. Griffith ha aggiunto che l'Oms non si aspetta che nessun paese sia al sicuro e che l'epicentro della pandemia, al momento in Europa, probabilmente si sposterà in altre regioni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero