ROMA - Pochi, ma molto motivati. Possono definirsi così i soli 3.194 candidati navigator - il 35% su ben 8.980 attesi - che stamattina presto si sono presentati alla Fiera...
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Reddito di cittadinanza, pusher romano arrestato: comprava la droga grazie al sussidio
Sono arrivati a Roma da tutta Italia. Da Pordenone a Cosenza, da Monza ad Andria, da Pescara a Isernia e tutti con un unico obiettivo: diventare navigator e aiutare i percettori del reddito di cittadinanza a trovare lavoro.
Poi c'è Cesare, che non rientra nell'identikit del candidato navigator: non è una donna (il 73% lo è), ha quasi cinquant'anni (per la precisione 49) e non viene dal Sud. Arriva da Ancona, dove nonostante la laurea in psicologia lavora da anni nel turismo, affittando appartamenti per l'estate. Quella di diventare navigator è per lui l'opportunità di tornare a fare il lavoro che ha sempre sognato: «mi piacerebbe molto, apprezzo soprattutto che per la prima volta sia stato emesso un bando pubblico per chi è specializzato in psicologia del lavoro». Dopo circa un'ora dall'avvio della prova, fra i primi a uscire c'è Antonio, 31 anni, laureato in Giurisprudenza a Bologna e disoccupato: «Non era così infattibile, ma nemmeno semplicissima, diciamo abbastanza facile», dice mostrandosi cautamente ottimista.
La maggioranza dei candidati, comunque, ha utilizzato tutti i 100 minuti messi a disposizione per rispondere alle 100 domande del quiz. Meglio non avere fretta e decidere bene quale risposta dare, visto che quelle sbagliate comportano una penalità e che il punteggio minimo da raggiungere è di 60 su 100. Un augurio ai candidati navigator è arrivato anche dai 654 precari dell'Anpal Servizi che in una lettera aperta li hanno invitati a costruire «nuove forme di solidarietà tra vecchi e nuovi precari». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero