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L'addio al mercato tutelato del gas è agli atti da oggi. Mentre per la luce scatterà a luglio. E allora nessuno resterà senza gas dopo il 10 gennaio come alcuni operatori di call center scorretti vogliono far credere, avvertono le associazioni dei consumatori. Ma l'eventuale cambio di operatore va valutata con cura per evitare sorprese, avvertono Consumerismo No Profit e Assium.
I PROTETTI
La prima cosa da fare, dice il decalogo, è controllare il diritto a rimanere nel mercato tutelato: agli "utenti vulnerabili" è garantito il mantenimento di prezzi calmierati anche dopo la cessazione del mercato tutelato. Chi sono i vulnerabili? Per l'energia elettrica sono le famiglie in condizioni economiche disagiate, con disabilità ai sensi della legge 104, o intestatari con più di 75 anni.
LA SCELTA
Tornando al gas, se il cliente finale non sottoscrive le nuove condizioni di fornitura proposte dal venditore, né un diverso contratto di mercato libero con lo stesso o con altro venditore, a partire da domani il venditore continuerà a erogare il servizio a condizioni simili a quelle delle offerte PLACET di gas a prezzo variabile. Il cliente potrà comunque in ogni momento scegliere una diversa offerta nel mercato libero. Il secondo passaggio da fare, dunque, è confrontare le offerte sul portale dell'Arera. Attenzione, però, ai costi fissi e variabili in bolletta. Per avere un'idea delle differenze, la tutela domestica oggi prevede costi fissi annui di circa 70 euro a utenza, mentre nel mercato libero si trovano soluzioni fra i 40 e i 180 euro annui a titolo di costi fissi. Va tenuto presente che le voci negoziabili e quindi modificabili dalle società di vendita vanno dal prezzo della materia prima, ai corrispettivi di vendita in quota fissa annua, fino agli oneri vari. Leggi l'articolo completo suIl Messaggero