Manovra, continua il braccio di ferro: Bruxelles pronta a una nuova bocciatura

Manovra, continua il braccio di ferro: Bruxelles pronta a una nuova bocciatura
(Teleborsa) - Continua il braccio di ferro tra Bruxelles e Roma. Ennesima bocciatura in vista per la manovra targata Lega-5Stelle da parte della La Commissione europea pronta a...

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(Teleborsa) - Continua il braccio di ferro tra Bruxelles e Roma. Ennesima bocciatura in vista per la manovra targata Lega-5Stelle da parte della La Commissione europea pronta a dichiarare nuovamente non in linea con le regole del Patto di stabilità e crescita il percorso di rientro del debito pubblico, come più volte sottolineato. Lo si è appreso da fonti europee secondo le quali, salvo colpi di scena dell'ultima ora, la Commissione renderà note le sue conclusioni nella giornata di domani, mercoledì 21 novembre. A poco, per non dire niente, sarebbero valse le raccomandazioni del ministro dell'Economia Giovanni Tria durante l'Eurogruppo dello scorso 19 novembre. Sembra segnata, dunque, la strada che, in assenza di fatti nuovi, porterà all'apertura di una procedura per deficit eccessivo dovuta al debito.


LA COMMISSIONE NON CAMBIA IDEA - Non cambia l'opinione sulla legge di bilancio dell'Italia per il 2019: la Commissione analizzerà più in dettaglio gli elementi della manovra, in particolare sul fronte delle spese, ma le conclusioni sarebbero le medesime di quelle contenute nella prima lettera.

SALVINI E DI MAIO NEMMENO - A casa nostra, intanto, i due vicepremier si preparano al verdetto Ue di mercoledì che tirano dritto per la loro strada . Matteo Salvini usa una metafora per fare appello all'unità: L'Europa "vuole fare litigare, farci polemizzare", ma noi "dobbiamo essere compatti, perché uno squalo si avvicina se gli fai sentire l'odore del sangue". Il collega di governo Luigi Di Maio gli fa eco e si dice assolutamente "non preoccupato" dall'eventualità di una procedura d'infrazione. Mentre l'opposizione attacca e chiede al Governo di cambiare la manovra.

CONTE SENTE JUNCKER E FISSA UN INCONTRO - Nel corso della serata di ieri il premier Giuseppe Conte ha diramato un comunicato in cui ha reso noto di aver sentito il presidente della Commissione Ue: "Ho avuto una conversazione con Juncker nel pomeriggio ma ero a Caserta e non potevo parlare. Ci siamo sentiti adesso per una quindicina di minuti e abbiamo convenuto che sarò sabato da lui a cena prima del meeting a Bruxelles".


VOLA LO SPREAD - Intanto, lo spread torna pericolosamente ad allargarsi: il divario tra Btp decennale e Bund tedesco ha toccato nella giornata di ieri i 322 punti base, dai 312 dell'apertura, dopo l'accoglienza fredda riservata alla 14esima emissione del Btp Italia (finora la raccolta è poco superiore a 400 milioni di euro, contro i 2,3 miliardi della prima giornata dell'emissione di maggio).



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Il Messaggero