«Non reggerà a nessuno crutinio di scostituzionalità»: Carlo Calenda, ex ministro dello Sviluppo economico, è sicuro che la proposta di legge...
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La proposta di di legge per la tutela dei marchi storici italiani, a firma Lega, è stata illustrata ieri dal vicepremier Matteo Salvini, secondo il quale si tratta di «uno strumento di difesa del Made in Italy e delle aziende italiane».
«Se uno vuole pensar male - ha esemplificato Salvini - nel caso dei cioccolatini Pernigotti potrebbe pensare che questa multinazionale turca, come hanno fatto altre multinazionali, voglia produrre in Turchia per poi vendere in Italia, col marchio italiano, un finto made in Italy. Vogliamo difendere con le unghie, con i denti e con leggi di buon senso le aziende italiane, gli artigiani, i produttori, le eccellenze. Se vuoi farti il cioccolato in Turchia, metti “Made in Turchia” grosso come una casa, cosa che l'Ue oggi impedisce e di questo - ha preannunciato - riparleremo dal 27 maggio in poi. La battaglia della Lega per l'etichettatura obbligatoria dei prodotti va avanti da 10 anni e questa sarà una delle nostre prime preoccupazioni quando andremo al governo dell'Europa».
L'annuncio del ddl è stato ben accolto dalle organizzazioni agricole. Secondo Coldiretti «ormai circa
3 su 4 marchi storici italiani nell'agroalimentare sono già finiti in mani straniere, spesso sfruttati per
vendere prodotti che di italiano non hanno più nulla, dall'origine degli ingredienti allo stabilimento di produzione». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero