Made in Italy in crescita, +7,8% in 5 anni, Napoli alla ribalta

Made in Italy in crescita, +7,8% in 5 anni, Napoli alla ribalta
(Teleborsa) - Crescono i marchi italiani, o meglio le domande di marchi, che nei primi otto mesi del 2019 sono state 39.509, con un aumento del 7,8% in cinque anni. Secondo uno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
(Teleborsa) - Crescono i marchi italiani, o meglio le domande di marchi, che nei primi otto mesi del 2019 sono state 39.509, con un aumento del 7,8% in cinque anni. Secondo uno studio della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi, la maggior parte di domande (il 22% del totale) è stata depositata a Milano, seguita a distanza da Roma, Torino e Napoli.


Ma è Napoli a mostrare una crescita sorprendente, con un +51% in un quinquennio. Un vero e proprio exploit si è registrato in diverse città del Sud e in particolare della Sardegna: +356% a Barletta-Andria-Trani, +128% a Catanzaro, +113% a Sassari, +233% a Vibo Valentia, addirittura +366% nell'Ogliastra e +280 Carbonia Iglesias.

"Si tratta di contrastare reati - ha spiegato Luca Bertoni Presidente del Comitato Provinciale per la lotta alla contraffazione - che generano un impatto profondamente negativo sul tessuto economico e sociale, sia locale che nazionale, in termini di perdita di fatturato, di gettito fiscale, di mancata occupazione e di reimpiego di risorse di provenienza illecita, a danno del mercato sano e competitivo, con gravi ripercussioni sulla sicurezza dei lavoratori e dei consumatori".

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero