Legge di bilancio, verso approvazione DPB domani in Cdm

Legge di bilancio, verso approvazione DPB domani in Cdm
(Teleborsa) - Il governo accelera sul Documento programmatico di bilancio (Dpb), atteso da Bruxelles dal 15 ottobre. L'approvazione del documento – secondo quanto riferiscono...

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(Teleborsa) - Il governo accelera sul Documento programmatico di bilancio (Dpb), atteso da Bruxelles dal 15 ottobre. L'approvazione del documento – secondo quanto riferiscono fonti di Palazzo Chigi – è prevista per domani. In mattinata dovrebbe, infatti, svolgersi la cabina di regia presieduta da Mario Draghi in vista del Consiglio dei ministri del pomeriggio volto a dare il via libera al Dpb. Ci sarà ancora da aspettare, invece, per l'articolato della Legge di bilancio che, con tutta probabilità, sarà al centro nei prossimi giorni di una successiva riunione. Il testo è atteso, a giorni, dalle Camere per l'avvio della sessione di bilancio che quest'anno parte dal Senato.



Tra i temi al centro del dibattito politico vi è un ridimensionamento del reddito di cittadinanza che si punta a rivedere per limitarne gli abusi. In particolare il governo prevede nuovi paletti per l'accesso alla misura e un suo rafforzamento per quanto riguarda le politiche attive per il lavoro con, di conseguenza, una riduzione dei beneficiari.

Sul fronte del lavoro figura la riforma degli ammortizzatori sociali. Nella Nadef il governo si è, infatti, impegnato ad avviare la prima fase della riforma dell'Irpef e degli ammortizzatori sociali e a mettere a regime l'assegno unico universale. Al tema lavora il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, e i costi previsti dell'operazione, se si include la Cig per le microimprese, potrebbero arrivare ai 6 miliardi di euro. Orlando ha chiesto 8 miliardi ma la dote messa a disposizione dal Tesoro al momento non supera i 3-4 miliardi.

Fra i nodi principali svetta la questione pensioni con il superamento di Quota 100 che scade a fino anno e deve essere sostituita da misure che garantiscono una gradualità dell'innalzamento dell'età pensionabile con un canale di uscita a 62-63 anni.

Centrale, infine, il taglio del cuneo fiscale. Ad oggi rumor ritengono, tuttavia, più probabile che il governo opti per un intervento sull'Irpef con un'eventuale sua abolizione che per un taglio del cuneo contributivo.


Allo studio anche il potenziamento della Naspi, l'estensione del contratto di espansione, e il rifinanziamento del Superbonus al 2023. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero