Tra i temi al centro del dibattito politico vi è un ridimensionamento del reddito di cittadinanza che si punta a rivedere per limitarne gli abusi. In particolare il governo prevede nuovi paletti per l'accesso alla misura e un suo rafforzamento per quanto riguarda le politiche attive per il lavoro con, di conseguenza, una riduzione dei beneficiari.
Sul fronte del lavoro figura la riforma degli ammortizzatori sociali. Nella Nadef il governo si è, infatti, impegnato ad avviare la prima fase della riforma dell'Irpef e degli ammortizzatori sociali e a mettere a regime l'assegno unico universale. Al tema lavora il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, e i costi previsti dell'operazione, se si include la Cig per le microimprese, potrebbero arrivare ai 6 miliardi di euro. Orlando ha chiesto 8 miliardi ma la dote messa a disposizione dal Tesoro al momento non supera i 3-4 miliardi.
Fra i nodi principali svetta la questione pensioni con il superamento di Quota 100 che scade a fino anno e deve essere sostituita da misure che garantiscono una gradualità dell'innalzamento dell'età pensionabile con un canale di uscita a 62-63 anni.
Centrale, infine, il taglio del cuneo fiscale. Ad oggi rumor ritengono, tuttavia, più probabile che il governo opti per un intervento sull'Irpef con un'eventuale sua abolizione che per un taglio del cuneo contributivo.
Allo studio anche il potenziamento della Naspi, l'estensione del contratto di espansione, e il rifinanziamento del Superbonus al 2023.
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