(Teleborsa) - Va avanti ad oltranza la protesta degli agricoltori sardi, nonostante le sollecitazioni del Ministro dell'Agricoltura, Gian Marco Centinaio, a sospendere la...
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La rivolta dei pastori sardi era iniziata lo scorso weekend con il riversamento del latte in strada, a causa del prezzo bassissimo del latte di pecora e di capra, rispettivamente 55 e 44 centesimi, pagato dai trasformatori ai produttori, che non consente di coprire i costi di produzione.
Oggi martedì 12 febbraio la protesta si sposta davanti a Montecitorio, davanti al Parlamento, dove sono arrivati migliaia pastori messi in ginocchio dalle "speculazioni" sulle quotazioni del latte. Ad essi si sono uniti anche gli agricoltori della Coldiretti, guidati dal Presidente Ettore Prandini, colpiti dalle pesanti calamità che ha provocato il dimezzamento del raccolto nazionale di olio di oliva. Sono attesi oggi anche rappresentanti istituzionali.
"Rispetto per la tragedia dei pastori sardi" si legge in uno striscione mostrato dai pastori, davanti a bidoni di latte accatastati. "Chiudiamo i porti al falso olio italiano" e "Fermiamo la Xylella E' #disastrocolposo" sono alcuni degli slogan degli agricoltori della Coldiretti, il cui obiettivo - si sottolinea - è garantire un futuro ad un settore strategico per il Made in Italy e difendere il lavoro, l'economia e il territorio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero