Lagarde (Fmi): "Non recessione a breve ma evitare passi falsi"

Lagarde (Fmi): "Non recessione a breve ma evitare passi falsi"
(Teleborsa) - L'economia mondiale subirà un rallentamento e, anche se non ci sarà una recessione a breve, non sono permesse distrazioni. È la previsione del direttore generale...

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(Teleborsa) - L'economia mondiale subirà un rallentamento e, anche se non ci sarà una recessione a breve, non sono permesse distrazioni. È la previsione del direttore generale dell'Fmi Christine Lagarde intervenuta alla Camera di Commercio USA a Washington. "Nel 2019 prevediamo che il 70% dell'economia mondiale subirà un rallentamento ma, per essere chiari, non vediamo una recessione nel breve termine", ha dichiarato durante l'incontro dal titolo ""A Delicate Moment for the Global Economy".


Secondo il numero uno dell'Fmi, "la crescita globale ha subito un rallentamento in gran parte a causa delle crescenti tensioni commerciali e della stretta finanziaria nella seconda metà del 2018. Allo stesso tempo, l'attività economica globale trarrà beneficio dal ritmo più paziente di normalizzazione monetaria da parte delle principali banche centrali - in primis la Federal Reserve, e da un aumento delle misure di stimolo, soprattutto in Cina".

"Ci aspettiamo una certa ripresa della crescita nella seconda metà dell'anno e nel 2020", ha poi proseguito, chiarendo però che "l'atteso rimbalzo nella crescita globale alla fine dell'anno è vulnerabile a rischi al ribasso".

Tra i fattori di rischio, Lagarde ha citato la Brexit e le "incertezze più generali come l'alto indebitamento in alcuni settori e paesi, tensioni riguardo le politiche commerciali e un senso di disagio sui mercati finanziari". Per questo, "se si dovesse verificare un restringimento delle condizioni finanziarie più marcato del previsto questo potrebbe creare seri problemi per molti governi e aziende in termini di rifinanziamento e servizio del debito, che potrebbero amplificare i movimenti dei tassi di cambio e le correzioni dei mercati finanziari".

Il quadro internazionale, dunque, non permette distrazioni. "Dobbiamo non solo evitare i passi falsi della politica, specialmente nel commercio, ma dobbiamo anche assicurarci di prendere le giuste scelte politiche", ha concluso. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero